Lo sfruttamento sul posto di lavoro peggiora vita e salute: un intervento dei delegati Fiom

Intervento  al Congresso Nazionale di Medicina Democratica da http://www.inventati.org Sono delegata rsu e rls in piaggio, circa 3000 dipendenti di cui 2000 operai. Insieme ad altri lavoratori e delegati (magg. della rsu fiom) provo a dare il mio contributo ad una linea sindacale, nata in piaggio a metà anni 90, di contrasto alle pretese aziendali, ma anche a quella pratica sindacale, che ha una maggioranza praticamente assoluta nelle dirigenze sindacali, e che ha contribuito fortemente al nostro indebolimento di operai. Accordi che hanno accettato lavoro precario, aumento della produttività e flessibilità, sono stati passaggi determinanti che hanno peggiorato notevolmente […]
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Intervento  al Congresso Nazionale di Medicina Democratica

da http://www.inventati.org

Sono delegata rsu e rls in piaggio, circa 3000 dipendenti di cui 2000 operai.

Insieme ad altri lavoratori e delegati (magg. della rsu fiom) provo a dare il mio contributo ad una linea sindacale, nata in piaggio a metà anni 90, di contrasto alle pretese aziendali, ma anche a quella pratica sindacale, che ha una maggioranza praticamente assoluta nelle dirigenze sindacali, e che ha contribuito fortemente al nostro indebolimento di operai.
Accordi che hanno accettato lavoro precario, aumento della produttività e flessibilità, sono stati passaggi determinanti che hanno peggiorato notevolmente la nostra vita e la nostra salute, e segnato un distacco tra sindacato e lavoratori.
Spesso, anche all’interno della cgil ci accusano di non firmare gli accordi. Si in questi anni non abbiamo firmato questi tipi di accordi e lo rivendichiamo, lo consideriamo l’unica cosa da fare per tenere aperta una prospettiva che porti verso accordi migliorativi, una resistenza necessaria parte dei delegati di fabbrica che negli ultimi anni sono riusciti a metterla a tacere in tante realtà, spingendo queste forze essenziali nello scoraggiamento.
Pensiamo sia quindi utile tenere un rapporto di confronto e sostegno soprattutto con chi svolge tutti i giorni questa attività di resistenza e verità nei posti di lavoro per ristabilire una vera contrattazione tra padroni e lavoratori rispettando alcuni punti fermi consolidati dalle lotte di chi ci ha preceduto.
In questo senso diventa dirimente rendere veramente partecipi i lavoratori delle piattaforme rivendicative da presentare alla controparte e renderli protagonisti delle vertenze con la discussione e la lotta. Solo per questa via è possibile ritrovare un rapporto di forza più favorevole.

Oggi, invece il sindacato viene di fatto utilizzato, dalle aziende per ottenere, da un lato ammortizzatori sociali e licenziamenti mascherati e, dall’altro aumento flessibilità e produttività. Questo fino a prima della crisi avveniva con uno scambio a perdere per il lavoratore, ora invece questi accordi si basano solamente sulla paura della perdita del lavoro.
Anche sugli aspetti specifici della sicurezza abbiamo imparato sulle nostre braccia che non possiamo affidarci ad una legge, buona o cattiva che sia, perché un’azienda medio grande è in grado di organizzarsi e far apparire migliorata una situazione che migliorata non è.
Ad esempio sui rischi da movimenti ripetitivi in catena, di fronte alle nostre denuncie, la piaggio ha pensato di mettersi al sicuro pagando dei consulenti che attraverso l’applicazione di un metodo riconosciuto, l’ ocra, sono riusciti a far diventare sicure, a costo 0, postazioni di lavoro senza interventi significativi.
Questo è stato possibile, nonostante l’alto numero di malattie professionali e di operai che hanno conseguito per il lavoro che fanno ridotte capacità lavorative, grazie al fatto che queste valutazioni non sono verificabili da noi e spesso gli organi di sorveglianza si accontentano di una valutazione del rischio solamente formale senza andare a fondo dei problemi.
Anche il metodo per la valutazione dello stress-termico, dopo una denuncia che facemmo alla usl, la usl inviò la denuncia alla procura della repubblica e la procura della repubblica incaricò un tecnico che impose all’azienda la valutazione del rischio caldo con un calcolo WGBT che non ha portato nessun risultato ai lavoratori che operano in reparti non climatizzati, anzi con questo sistema di calcolo l’azienda risulta in regola ed è stata anche premiata per buona prassi e i lavoratori continuano a lavorare in reparti dove la temperatura in estate supera anche 40° in alcune ore giornaliere.

Ci chiediamo spesso a chi sono utili questi Metodi utilizzati da alcune aziende per le valutazioni dei rischi? Se in questi anni con una valutazione Ocra, o Niosh o un WBGT le condizioni di lavoro dei lavoratori sono peggiorate!
Per questo siamo convinti che il cambiamento possa ripartire solamente dai lavoratori e dalla loro ritrovata consapevolezza.

Tecce Adriana RLS e RSU FIOM 
condiviso con: 
Cappellini Massimo RSU FIOM
Malventi Massimiliano RSU FIOM
Porticati Rossella RSU FIOM
Guezze Giorgio RSU FIOM
Bellagamba Antonella Direttivo FIOM

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