180 licenziamenti: una trappola il passaggio a Carrefour

Caro Operai Contro, “Se si concretizzasse il recesso, e non avendo più il Gruppo Lombardini alcuna attività commerciale in essere, la data del prossimo 31 marzo potrebbe far presagire che questi stessi punti vendita potrebbero essere chiusi, e tutti i dipendenti lasciati senza lavoro”. Un altro imbroglio per 180 operai dei supermercati. Allego da L’eco di Bergamo. Saluti da un lettore.   Ennesima tegola nella vicenda Lombardini che, manco a dirlo, cade sulla testa dei lavoratori. Dei 52 dipendenti del Gros Market di Dalmine, ad esempio, che poco più di due anni fa, insieme ai 128 colleghi dei punti […]
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Caro Operai Contro,

“Se si concretizzasse il recesso, e non avendo più il Gruppo Lombardini alcuna attività commerciale in essere, la data del prossimo 31 marzo potrebbe far presagire che questi stessi punti vendita potrebbero essere chiusi, e tutti i dipendenti lasciati senza lavoro”. Un altro imbroglio per 180 operai dei supermercati. Allego da L’eco di Bergamo.

Saluti da un lettore.

 

Ennesima tegola nella vicenda Lombardini che, manco a dirlo, cade sulla testa dei lavoratori. Dei 52 dipendenti del Gros Market di Dalmine, ad esempio, che poco più di due anni fa, insieme ai 128 colleghi dei punti vendita Lombardini in tutta la regione (Cologno Monzese, Cernusco sul Naviglio, Lecco, Costa Masnaga e Montano Lucino), passarono, tra il 14 e il 25 gennaio 2013, con la formula del contratto di affitto di azienda a GS Spa, canale all’ingrosso del gruppo Carrefour, il colosso francese della grande distribuzione che in questi giorni ha annunciato l’intenzione di recedere dallo stesso contratto, «aprendo una situazione – denuncia Alberto Citerio, segretario generale di Fisascat Cisl Bergamo – che non lascia presagire positivi orizzonti per i lavoratori».

Nella lettera che annuncia la scelta, GS scrive che «ha esercitato recesso unilaterale dei contratti di affitto e conseguentemente intende retrocedere gli esercizi commerciali a Gros Market. Il trasferimento dei suddetti esercizi commerciali è previsto entro il prossimo 31 marzo».

Se si concretizzasse il recesso, e non avendo più il Gruppo Lombardini alcuna attività commerciale in essere, la data del prossimo 31 marzo potrebbe far presagire che questi stessi punti vendita potrebbero essere chiusi, e tutti i dipendenti lasciati senza lavoro.

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