LA GUERRA DISTRUGGE LE ILLUSIONI

Redazione di Operai Contro, dalla Siria all’Afghanistan, da molti anni c’è la guerra. Libano, Israele, Palestina, Siria, Iraq, Afganistan, Egitto, Libia, Eritrea, Nigeria, Algeria. La popolazione di questi paesi da più di dieci anni subisce stragi di donne, uomini e bambini. In parte ad opera dei dittatori locali: Assad, I padroni di Israele, i padroni egiziani ecc In parte ad opera dei feroci bombardamenti dei civili paesi occidentali Bombardano gli USA, bombardano i Russi, bombardano i Francesi, bambarda la Nato. I padroni bombardano e fanno la guerra per difendere i loro profitti Dalla 2 guerra mondiale USA e Tedeschi […]
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Redazione di Operai Contro,

dalla Siria all’Afghanistan, da molti anni c’è la guerra.

Libano, Israele, Palestina, Siria, Iraq, Afganistan, Egitto, Libia, Eritrea, Nigeria, Algeria.

La popolazione di questi paesi da più di dieci anni subisce stragi di donne, uomini e bambini.

In parte ad opera dei dittatori locali: Assad, I padroni di Israele, i padroni egiziani ecc

In parte ad opera dei feroci bombardamenti dei civili paesi occidentali

Bombardano gli USA, bombardano i Russi, bombardano i Francesi, bambarda la Nato.

I padroni bombardano e fanno la guerra per difendere i loro profitti

Dalla 2 guerra mondiale USA e Tedeschi hanno varato la strategia di fare strage di civili.

Le popolazioni si organizzano e resistono alla mattanza.

L’illusione dei paradisi delle vacanze a buon mercato, va in frantumi.

Guerra alla guerra dei padroni

Vi invio un articolo del Corriere

Un vostro lettore

«L’enorme disposizione dei detriti al suolo dell’aereo russo precipitato in Sinai dimostra che il velivolo si è distrutto quando era ancora in volo». Dall’Egitto arrivano poche novità e qualche conferma sulla dinamica del disastro aereo in Sinai in cui sono morte 224 persone. La Commissione d’inchiesta egiziana ha analizzato le scatole nere dell’A321 della Metrojet e ha reso noto di «non escludere alcuna ipotesi» almeno per il momento. Ma che, analizzando i detriti al suolo, viene confermata l’ipotesi che l’aereo sia esploso in volo. Intanto arriva la notizia di una disponibilità dell’Fbi, la polizia federale americana, a collaborare con le autorità russe nelle indagini per fare chiarezza sull’incidente . A darne notizia è il New York Times citando fonti americane. In particolare, Mosca avrebbe chiesto aiuto per le analisi sui resti dell’Airbus A321-200, nel tentativo di determinare cosa lo abbia fatto precipitare. I resti sono disseminati in un’area di almeno otto miglia quadrate nel deserto e parti del velivolo sono state trasportate in Russia.

Rientrano i primi italiani

Nel frattempo è decollato alle 19, 30 di sabato dall’aeroporto di Sharm el Sheikh l’aereo EasyJet con a bordo circa 104 turisti italiani, la cui partenza era stata più volte rimandata. L’aereo ha avuto come prima destinazione l’aeroporto di Londra Luton, da dove è stato predisposto un successivo collegamento con Milano Malpensa. «La compagnia si sta adoperando per organizzare il rientro degli altri passeggeri nei prossimi giorni», spiega una nota di Easyjet. La Farnesina ha riferito che domenica nello scalo sul Mar Rosso arriverà un team di esperti italiani per esaminare e completare le misure di sicurezza adottate per i vettori del nostro Paese. I voli dall’Italia non hanno infatti subito ufficialmente alcuno stop e nonostante gli inviti alla massima cautela da parte del ministero degli Esteri, sono molti gli italiani in partenza, anche nella giornata di domenica, per i villaggi turistici del Mar Rosso.

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