MESSINA: RISCOPERTO IL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO, MA LA CITTA’ E’ DA SETTIMANE SENZA ACQUA

Redazione di operai Contro, il gangster Renzi ha riscoperto il progetto del ponte sullo stretto del gangster Berlusconi. Solo di penali il ponte sullo stretto è già costato milio ni di euro Le imprese vogliono altri soldi e Renzi rispolvera il progetto del ponte. Intanto da più di due settimane la popolazione di messina è senz’acqua. Le imprese, foraggiate dallo stato, hanno costruito l’acqueddotto sulle frane. Il gangster Renzi manda l’esercito con le autobotti Renzi è superiore a Mussolini: usa l’esercito come Mussolini usava le milizie del Fascio U n lavoratore di Messina Articolo dell’ANSA Il consiglio dei ministri […]
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Redazione di operai Contro,

il gangster Renzi ha riscoperto il progetto del ponte sullo stretto del gangster Berlusconi.

Solo di penali il ponte sullo stretto è già costato milio ni di euro

Le imprese vogliono altri soldi e Renzi rispolvera il progetto del ponte.

Intanto da più di due settimane la popolazione di messina è senz’acqua.

Le imprese, foraggiate dallo stato, hanno costruito l’acqueddotto sulle frane.

Il gangster Renzi manda l’esercito con le autobotti

Renzi è superiore a Mussolini: usa l’esercito come Mussolini usava le milizie del Fascio

U n lavoratore di Messina

Articolo dell’ANSA

Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per Messina.  Per il nuovo bypass, sarà coinvolto Esercito
Relazione Amam in Prefettura domenica prossima – L’Azienda municipalizzata (Amam) che si occupa della fornitura idrica a Messina presenterà domenica prossima al Prefetto il piano d’intervento per la realizzazione di un nuovo bypass, in aggiunta a quello che oggi si è rotto, tra l’acquedotto dell’Alcantara e quello di Fiumefreddo. E’ quanto emerso al termine di una riunione di coordinamento in Prefettura. Il piano dovrebbe coinvolgere il genio militare dell’Esercito. L’Esercito si prepara comunque a intervenire nella zona dello smottamento, a Calatabiano. Pinotti, forze armate attive appena avvisate – “L’attivazione delle forze armate a Messina è avvenuta poche ore dopo che siamo stati avvisati, con un primo intervento delle 4 autobotti dell’esercito e poi con una nave porta-acqua”. Così il ministro della Difesa Roberta Pinotti spiega al termine del cdm gli interventi dell’esercito a Messina. “Per l’acquedotto – ha aggiunto – i nostri ingegneri sono in contatto con la protezione civile e c’è la massima disponibilità”.

Si è rotto il bypass che collegava l’acquedotto dell’Alcantara, all’altezza di Forza D’Agrò (Me), con quello di Fiumefreddo, che in questi giorni d’emergenza riforniva con 300 litri al secondo la città di Messina. A comunicarlo è il capo del Genio Civile, Leonardo Santoro, che si sta recando sul posto per verificare il guasto.

De Vincenti, fondi e anche esercito – Per Messina “accompagniamo lo stato d’emergenza con un primo stanziamento per i lavori necessari, e mettiamo a disposizione anche l’Esercito e mezzi militari”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. Poteri straordinari a P. Civile – Con la dichiarazione dello stato di emergenza “il governo dà poteri straordinari alla Protezione Civile nazionale. Curcio scende nel primo pomeriggio a Messina con i suoi uomini per prendere in mano una situazione intollerabile”. Così il sottosegretario De Vincenti.

A quanto apprende l’ANSA da fonti del governo, il consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di emergenza per Messina. In città vi è da giorni una situazione di emergenza idrica a causa dei danni provocati da una frana all’acquedotto principale: nonostante la realizzazione di un by-pass, non si riesce ancora a soddisfare il bisogno giornaliero dell’intera città.

LA SITUAZIONE

E’ ancora emergenza idrica a Messina, soprattutto nei rioni della parte alta della città dove l’acqua non è arrivata nonostante il by-pass realizzato tra l’acquedotto di Fiumefreddo e quello dell’Alcantara. In queste aree, come per scuole e ospedali, é stato predisposto un servizio con autobotti che però non sono ancora sufficienti. L’acqua che arriva con il by-pass della condotta dell’Alcantara, coi suoi 300 litri al secondo, oltre ai 200 della condotta della Santissima e circa altri 80 provenienti da alcuni pozzi non riesce a soddisfare il bisogno giornaliero dell’intera città. I lavori per la messa in sicurezza della collina di Calatabiano, dove si sono verificati gli smottamenti che hanno causato le rotture alla condotta idrica, non sono ancora iniziati. I tempi previsti, 20 giorni, potrebbero prolungarsi, ma al genio civile di Messina è arrivata una ipotesi di tamponamento: realizzare un altro bypass di un chilometro nella condotta di Fiumefreddo per aggirare la frana e aumentare il volume dell’acqua. “Il lavoro verrà realizzato grazie a una ditta di Brescia che utilizza un materiale tedesco di ultima generazione, che è flessibile”, spiega il capo dell’ufficio, Leonardo Santoro, dopo un sopralluogo con tecnici dell’Amam, della Protezione civile e dell’esercito. “Con questo collegamento – aggiunge – che comunque sarà esteso perché si deve aggirare la collina, si riuscirà a risparmiare sui tempi”.

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