None: sciopero alla Safim per la rappresentanza sindacale dei Si Cobas

da  http://www.alpcub.com/safim.htm Giovedì 29 Ottobre 2015 – 13:16-eco del chisone Sciopero alla Safim di None, azienda in frazione Palmero, indetto dai Si Cobas. I lavoratori chiedono di continuare ad essere rappresentati dai Si Cobas poichè la proprietà non riconosce questa rappresentanza sindacale. Si preannunciano ore di tensione. F.R. giovedì 29 Ottobre 2015 – 16:13 Sciopero e tensione, questa mattina alla Safim, azienda in frazione Palmero a None. I lavoratori hanno incrociato le braccia aderendo alla protesta indetta dai Si Cobas. Una ventina di dipendenti hanno chiesto di continuare ad essere rappresentati dai Si Cobas poichè la proprietà non ha […]
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da  http://www.alpcub.com/safim.htm

Giovedì 29 Ottobre 2015 – 13:16-eco del chisone

Sciopero alla Safim di None, azienda in frazione Palmero, indetto dai Si Cobas. I lavoratori chiedono di continuare ad essere rappresentati dai Si Cobas poichè la proprietà non riconosce questa rappresentanza sindacale. Si preannunciano ore di tensione.

F.R.

giovedì 29 Ottobre 2015 – 16:13

Sciopero e tensione, questa mattina alla Safim, azienda in frazione Palmero a None. I lavoratori hanno incrociato le braccia aderendo alla protesta indetta dai Si Cobas. Una ventina di dipendenti hanno chiesto di continuare ad essere rappresentati dai Si Cobas poichè la proprietà non ha riconosciuto questa rappresentanza sindacale. Alcuni di loro in mattinata hanno bloccato l’ingresso degli autoarticolati al magazzino dell’azienda, che si occupa della distribuzione di prodotti alimentari. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Pinerolo.

Eliana Canova

Federico Rabbia

Venerdì 30 Ottobre 2015 – 18:05

La situazione in frazione Palmero davanti ai cancelli della Safim di None è destinata a riesplodere. Un comunicato ufficiale dei “Si Cobas” invita gli aderenti alla lotta. La causa è una decisione della direzione aziendale che sicuramente porterà conseguenze che però, al momento, non sono prevedibili.«Ci è appena giunta una grave notizia: la Safim ha sospeso i lavoratori che ieri hanno scioperato. Stasera alle 23 scatterà il nostro presidio di protesta. Serve la vostra attiva solidarietà». Si preannuncia una notte al calor bianco.

F.R.

Sabato 31 Ottobre 2015 – 10:53

«Materialmente, è stata la cooperativa Stella ad emettere il provvedimento di sospensione verso i quindici operai che hanno scioperato giovedì: noi andremo avanti, con l’organizzazione a singhiozzo e senza preavviso di azioni di lotta sindacale come sta accadendo questa notte, fino a quando il provvedimento non sarà ritirato.»: così Francesco Latorraca, rappresentante del “Si Cobas”, durante il nuovo picchetto che, a partire dalle 23.30 circa di ieri, si è materializzato davanti ai cancelli dell’impresa nonese.
Con scene già viste giovedì, anche se non permeate dalla stessa tensione che aveva provocato l’arrivo dell’antisommossa. Gli autoarticolati, in via Supeja Gallino, bloccati dai dimostranti tra i quali vi erano non solo le maestranze interessate dal provvedimento disciplinare ma anche attivisti del centro sociale Askatasuna . Parimenti, una nutrita squadra di forze dell’ordine ha sorvegliato l’area: i carabinieri, a partire dall’altezza dall’intersezione con la Provinciale 142, hanno presidiato, in più punti, le due strade della frazione (oltre la via citata, dove ha sede la Safim, anche via Palmero). Non si sono registrati scontri.

fed. ra.

infoaut

Venerdì 30 Ottobre 2015 17:28

Safim: i lavoratori bloccano, l’impresa li sospende, la Digos minaccia!

· None (Torino) – Che la logistica fosse un settore chiave nel funzionamento dell’odierna macchina capitalistica è cosa risaputa, così com’è risaputa la collusione di un sindacato come la Cisl con le peggiori manovre padronali. Se a questo aggiungiamo le minacce delle questure ai lavoratori e ai sindacati conflittuali, abbiamo un quadro di cosa sono oggi le cosiddette “relazioni industriali” e lo smantellamento del diritto di sciopero.

Ieri, nel quadro della giornata di sciopero nazionale della logistica, una trentina di lavoratori della Safim di None, in provincia di Torino, acompagnati da una decina di solidali, hanno bloccato dalle 9 alle 15.30 l’ingresso e l’uscita degli automezzi di uno dei più grandi poli logistici di immagazzinamento e smistamento di cibi “a freddo” (stroccati in celle frigorifere) della provincia di Torino.

Al centro della contesa, il mancato riconoscimento del sindacato SiCobas,che totalizza una 60ina di tesserati e che ha fatto avanzare le condizioni salariali e di contratto ai circa 200 lavoratori. Succede però che la direzione della ditta S.A.F.I.M. preferisca realizzare la chiusura delle nuove e migliori condizioni di lavoro solo con la Cisl, che ha meno di una decina di iscritti. “Non vogliamo trattare coi SiCobas!” avrebbero ripetutamente affermato nelle settimane precedenti.

E così ieri è scattata la protesta, con decine di camion incolonnati e impediti nelle operazioni di carico/scarico delle merci. Nel corso della giornata si è potuta osservare la dinamica mafioso-ricattatoria dei delegati Cisl che hanno prima minacciato, quindi passato il resto della giornata a pompare-minacciare le poche decine di lavoratori che ieri non hanno scioperato, al fine di schierarli contro i colleghi che bloccavano gli ingressi e le uscite.

Oggi la rappresaglia aziendale: la Safim di None sospende i lavoratori che ieri hanno scioperato e partecipato ai blocchi. Alla risposta padronale fanno eco le minacce della Digos torinese che intimidisce il sindacato Si Cobas per la sua azione conflittuale e non collaborativa.

Stasera alle 23 protesta e lotta!

 

 

 

 

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