La politica estera della Lega: alleati di Putin, guerra all’Isis

Redazione di O.C. “Fronte euro russo contro l’Isis”, questa è la nuova visione di politica estera che il nazista Salvini sta elaborando come prospettiva di politica estera della lega, da adottare in vista di un possibile cambio di governo. La lega cerca di stringere rapporti economici con la Russia di Putin per tentare di trovare una soluzione alla crisi che attanaglia, oltre che i produttori lombardi e del nord est, tutta la media e piccola industria italiana . Concretamente difende gli interessi dell’imperialismo italiano, difende gli interessi dei padroni che, sopratutto nel tessile, stanno perdendo miliardi di euro di […]
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Redazione di O.C.

Fronte euro russo contro l’Isis”, questa è la nuova visione di politica estera che il nazista Salvini sta elaborando come prospettiva di politica estera della lega, da adottare in vista di un possibile cambio di governo.

La lega cerca di stringere rapporti economici con la Russia di Putin per tentare di trovare una soluzione alla crisi che attanaglia, oltre che i produttori lombardi e del nord est, tutta la media e piccola industria italiana .

Concretamente difende gli interessi dell’imperialismo italiano, difende gli interessi dei padroni che, sopratutto nel tessile, stanno perdendo miliardi di euro di profitto. Il valore dell’export verso la Russia è di circa 2,3 miliardi di euro solo nel settore della moda.

La lega per curare gli interessi dei padroni italiani fa dichiarazioni che richiamano il Lebensraum nazista (spazio vitale):

“Ci hanno dichiarato guerra? “E allora, dobbiamo dichiarare guerra a loro.” le truppe ”dislocarle in Nord Africa e Medio Oriente” e ancora,”I russi hanno il 90% delle ragioni. Che la Nato giochi alla guerra con la Russia e non si preoccupi di sterminare l’Isis è preoccupante”.

Queste le dichiarazioni del capo della Lega Salvini, che prospetta un’alleanza con il macellaio Putin, che in Cecenia ha massacrato un intera popolazione, rea di aver proclamato l’indipendenza dalla Russia nel 1991.

Sono lontani i tempi in cui Bossi proclamava:” I nostri fratelli ceceni hanno bisogno dei fucili padani”, ma d’altronde anche allora la vena imperialista aveva cominciato a far capolino.

Sostenendo la Serbia cristiana (anche se ortodossa) contro i malvagi islamici del Kossovo, la lega nord dava un bel calcio nel sedere all’”autodecisionismo” (autodeterminazione suonava troppo leninista) dei popoli propagandato dalla lega del 1996.

Ora la lega di Salvini si assume il ruolo di partito nazionalista in piena regola, per Salvini e il suo consigliere teorico Lorenzo Fontana (il capogruppo della lega al parlamento europeo), Putin è il simbolo dei valori tradizionali della cristianità, è colui che difende la civiltà europea dalle barbarie islamiche, colui per il quale la patria è “ famiglia, sangue e terra madre”.

Nella realtà la politica della lega di Salvini, oltre che ripescare tutto il bagaglio folcloristico di ciarpame ideologico fascista, esprime tutto il carattere imperialista di conquista dei mercati, l’interesse nazionalista che hanno i padroni di espansione del mercato, sia verso la Russia che verso l’area del mediterraneo, è una necessità di cui Salvini si sta facendo carico.

Vale la pena riproporre una dichiarazione fatta da Lorenzo Fontana a tal proposito : “È davvero incalcolabile il danno arrecato ai produttori italiani di ortofrutta, dai pomodori di Pachino alle mele del Trentino. I russi si arrangiano perché comprano dalla Turchia e dalla Polonia. Ma le nostre merci ingombrano il mercato europeo e fanno per giunta abbassare i prezzi. Pensi alla fatica che avevamo fatto per espandere il mercato del grana padano. E così per le scarpe marchigiane, e per i mobili della Lombardia…”.

La propaganda di origine mussoliniana sta venendo in luce nella lega e nel suo capo, il caporione fascista Salvini.

Gli operai avranno da guadagnare da costoro solo morte e miseria.

Saluti

Un operaio nato in Lombardia

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