MATTEO RENZI LEI E’ UN SERVO, CIARLATANO, BUFFONE, FUORI LEGGE E QUAQUARAQUA’ AL SEVIZIO DEI PADRONI.

MATTEO RENZI LEI E’ UN SERVO, CIARLATANO, BUFFONE, FUORI LEGGE E QUAQUARAQUA’ AL SEVIZIO DEI PADRONI. Il “Lei” sta per tenere le distanze da una squallida figura, il tu si dà agli amici e lei non è un mio amico. Miei amici e compagni sono gli schiavi salariati e pensionati. Quaquaraquà: Lei è un fuorilegge, non è stato votato dagli italiani nemmeno da quei pochi fedelissimi che si recano al voto, è stato nominato dall’ ex Re Giorgio 1° e da parlamentari eletti con una legge elettorale fuorilegge per la stessa giustizia borghese. Sono un pensionato e una sentenza […]
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MATTEO RENZI LEI E’ UN SERVO, CIARLATANO, BUFFONE, FUORI LEGGE E QUAQUARAQUA’ AL SEVIZIO DEI PADRONI.

Il “Lei” sta per tenere le distanze da una squallida figura, il tu si dà agli amici e lei non è un mio amico. Miei amici e compagni sono gli schiavi salariati e pensionati. Quaquaraquà: Lei è un fuorilegge, non è stato votato dagli italiani nemmeno da quei pochi fedelissimi che si recano al voto, è stato nominato dall’ ex Re Giorgio 1° e da parlamentari eletti con una legge elettorale fuorilegge per la stessa giustizia borghese. Sono un pensionato e una sentenza emessa dalla giustizia borghese ha riconosciuto che i politicanti al servizio dei padroni hanno rapinato i pensionati e che venisse loro ridato il frutto della rapina fatta da gentaglia come lei, ma lei non ha rispettato quella sentenza, i soldi dei pensionati li avete dati ai padroni tagliando loro le tasse, e avete fatto delle leggi che peggiorano ulteriormente la condizione di schiavi degli operai. I padroni per ora gioiscono: il profitto è salvo e intanto gli operai e i pensionati fanno la fame, nonostante le vetrine piene di merci prodotte da schiavi salariati. I miei amici sono gli schiavi salariati che si ribellano alla schiavitù, come Francesco Ficiarà, licenziato dalla FCA DI Modena, Francesco non si è mai piegato allo strapotere del padrone, ha lottato in prima fila insieme agli operai contro la schiavitù e per questo è stato licenziato. Lei è un quaquaraquà: la mia pensione lorda è di € 16.250,39 ma nel mese di Agosto la mia pensione è rimasta la stessa € 1.028,91 netti. Renzi Quaquaraquà, servo dei padroni, avete vinto una battaglia, ma la crisi che attanaglia la dittatura capitalista, non ha mostrato ancora tutta la barbarie di cui sono capaci i padroni; gli operai sono coscienti che il peggio deve ancora venire, perciò ci sono operai che lottano e lavorano per costruire un’organizzazione indipendente, altri per paura accettano i ricatti ma sono coscienti di subire il dominio dei padroni. Ho lottato e lotterò sempre contro i padroni, non sono mai stato uno schiavo consenziente, continuerò a lottare con tutte le mie forze contro questo sistema che si basa sulla schiavitù del lavoro salariato, il mio impegno è sempre stato quello di creare un’organizzazione indipendente degli operai perché sono cosciente che solo con il PARTITO OPERAIO possiamo lottare contro la schiavitù. Noi non ci accontentiamo di vincere una battaglia, noi vogliamo vincere la guerra contro i capitalisti per impedir loro di coinvolgerci in una guerre contro gli schiavi salariati di altri paesi. Renzi, Quaquaraquà, il mio non è uno sfogo dovuta alla rabbia di aver subito un torto. Sotto la dittatura economica capitalista gli operai e i pensionati si devono aspettare di tutto, i patroni ci considerano solo delle merci, ci sfruttano quando siamo in grado di garantire loro quel saggio di profitto che hanno stabilito, ci licenziano quanto non gli serviamo più, chi conserva il posto di lavoro è ridotto in schiavitù, i pensionati dopo aver subito la schiavitù del lavoro salariato, sono considerati dei parassiti, per i servi come lei e i padroni. Sono figlio di uno schiavo morto sul lavoro, ho dedicato la mia vita alla lotta contro la schiavitù del lavoro salariato, il mio impegno è stato e per sempre sarà quello di lottare per abbattere la dittatura economica capitalista; di schiavi coscienti come Francesco che vogliono liberarsi dalla schiavitù c’è ne sono molti, insieme a questi operai lavorerò per costruire il PARTITO OPERAIO, L’UNICO STRUMENTO CHE CI PERMETTE DI LOTTARE E VINCERE LA GUERRA CHE I PADRONI CI HANNO DICHIARATO, E POI VEDREMO COME FINISCE E CHI FESTEGGIA. OPERAI TOCCA A NOI, UNITI SIAMO UNA FORZA CHE NESSUNO POTRA’ MAI FERMARE. RENZI LEI E’ E RIMARRAI PER SEMPRE UN SERVO, BUFFONE, FUORILEGGE QUAQUARAQUA’ E SCHIAVO DEI PADRONI.

A.L.

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