LA CROCE ADDOSSO AI 100 OPERAI ELECTROLUX

Redazione di Operai contro, sindacalisti e piccola borghesia “rivoluzionaria” stanno mettendo la croce sui 100 operai che hanno lavorato alla Electrolux di Susegana. Che cazzo vogliono? Hanno rotto il cazzo con la dignita del lavoro. Hanno firmato alla Electrolux accordi a a favore dei padroni. I sindacalisti hanno concesso al padrone tutti i sabati di luglio ed agosto ad eccezione del 15 Hanno portato gli operai di migliaia di fabbriche allo sbando Ed ora ci chiamano crumiri I sindacalisti prendono le mazzette dei padroni per fregarci I dirigenti sindacali hanno stipendi da 100 mila euro in su Sindacalisti e […]
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Redazione di Operai contro,

sindacalisti e piccola borghesia “rivoluzionaria” stanno mettendo la croce sui 100 operai che hanno lavorato alla Electrolux di Susegana.

Che cazzo vogliono?

Hanno rotto il cazzo con la dignita del lavoro. Hanno firmato alla Electrolux accordi a a favore dei padroni.

I sindacalisti hanno concesso al padrone tutti i sabati di luglio ed agosto ad eccezione del 15

Hanno portato gli operai di migliaia di fabbriche allo sbando

Ed ora ci chiamano crumiri

I sindacalisti prendono le mazzette dei padroni per fregarci

I dirigenti sindacali hanno stipendi da 100 mila euro in su

Sindacalisti e piccola borghesia di  merda ora vogliono rompere i coglioni?

Ti invio un volantino di bilancio sull’accoro firmato il 2014 dai sindacati e pubblicato su Operai Contro

Un operaio di Torino

OLIO DI GOMITO E FERIE  FLESSIBILI !

Con la firma sui testi dell’ ipotesi d’accordo Electrolux al Ministero dello sviluppo economico e la formalizzazione presso la Presidenza del Consiglio dell’intesa tra sindacato e la multinazionale, si chiude una delle vertenze industriali più lunghe, combattute e importanti dell’ultimo decennio nel nostro Paese.

Seguiranno nei prossimi giorni assemblee in tutti gli stabilimenti e voto dei lavoratori. Da noi a Forlì l’ assemblea è oggi, 16 maggio.

Partiamo subito col denunciare la poca trasparenza. Nessuno ha avuto i testi in mano per leggerli ne prima ne dopo la firma dell’ ipotesi. Tutto fatto sulla “fiducia”.  La trattativa si è svolta in forma ristretta tra sindacato nazionale e vertici aziendali per la maggioranza del tempo.

Di quello che abbiamo potuto capire tramite la lettura fatta dai Segretari nazionali, proviamo a spiegarvi i punti davvero critici  dell’ ipotesi d’ accordo.

Nessuna perdita di salario salvo quanto si perde con i Contratti di solidarietà. Ma chiedono di produrre in 6 ore i pezzi che ora si fanno in 8 ore ( 6 ore lavorate + 2 ore di solidarietà pagate al 70%); Tutto il costo del lavoro l’azienda l’ha recuperato solo sugli operai diretti di linea che sono già i più sfruttati e i meno pagati.

Le pause non vengono toccate salvo  Porcia, dove viene decurtata del 50% la pausa di 10 minuti conquistata da quei lavoratori a fronte della velocizzazione a 94 pz/ora frutto di un accordo dei primi anni 2000.

Le ferie diventano più flessibili ed esigibili dall’ azienda. Allungamento del periodo di fruizione delle 2 settimane di ferie consecutive, a scaglioni, dal 1° giugno al 30 settembre, esigibili dall’ azienda senza forme volontarie come in passato. Chi è comandato a fare le ferie nei mesi di giugno o di settembre così recita la lettera firmata del Dott. Mondini: “potrà richiedere di  fruire la terza settimana di ferie (laddove disponibile) a carattere individuale e non consecutiva rispetto alle altre, nei mesi di luglio e agosto”. La risposta (positiva o negativa) è a discrezione aziendale.

Incentivi all’ esodo aumentati. L’ aumento degli incentivi è stato inferiore alle richieste sindacali. Per chi volontariamente decide di licenziarsi o si aggancia alla pensione, nell’ accordo si trova un apposito allegato tecnico contenente le scadenze e gli euro di incentivo. Ad es. l’ incentivo dei 42mila euro del vecchio accordo passa a 46mila euro. Scende l’ incentivo per l’ autoimprenditorialità a 37mila euro. Rimane invariato l’ incentivo per chi va a lavorare presso altra ditta.

Permessi Sindacali. Vengono decurtati del 60%. Significa minor tutele per i lavoratori e meno possibilità per i delegati (seri) di intervenire sui problemi. A tutti gli altri lasciano fare.

Velocizzazioni sulle linee. Nell’ ipotesi d’ accordo sono inseriti allegati tecnici per ogni stabilimento dove l’ azienda attuerà le velocizzazioni: per lo stabilimento di Forlì l’ allegato tecnico è molto generico. Una cosa chiara è l’ AUMENTO DI PEZZI che nel reparto Forni sarà di 11 pz/ora e nel reparto Piani sarà fino a 22 pz/ora!! Si demanda al lavoro di Ecos + Cotepa (+ un delegato per reparto interessato) denominato “cantiere” che sarà a carico dei permessi sindacali dei lavoratori. L’ azienda ha rifiutato la  richiesta sindacale di non iniziare le velocizzazioni fino a che i delegati Rsu possano avere una formazione specifica sugli indici ocra, finalizzata ad acquisire ed adeguare le competenze necessarie per effettuare la valutazione dei rischi muscolo-scheletrici come previsto dalla norma Iso 11.228. Questo rifiuto la dice lunga sulla correttezza dell’ azienda e su come potrebbe agire sulle linee di montaggio ai danni degli operai, al contrario di quanto l’ azienda sostiene, impegnandosi a non peggiorare le condizioni di lavoro.

Capiamo lo sforzo fatto dalle parti per arrivare ad una dignitosa ipotesi d’ accordo che mantiene l’ occupazione in Italia anche se alla fine del piano e a regime di 6 ore, gli esuberi in tutti e 4 gli stabilimenti rimangono. Rimaniamo fortemente critiche su due punti di maggior interesse per i lavoratori:

CALENDARIO FERIE. Diventa a tutti gli effetti un calendario produttivo utile solo all’ azienda per mantenere i soldi della decontribuzione e che penalizza i lavoratori nella più remota possibilità di ricongiungersi ai propri cari nei tradizionali periodi di ferie del Paese (luglio/agosto).

VELOCIZZAZIONI. L’ azienda ha ottenuto anche grazie all’ enorme sforzo di noi lavoratori (scioperi, iniziative, presidi,..) 1,2 euro di decontribuzione sul Cds. I restanti 1,8 euro sono tutti “olio di gomito” di noi lavoratori sulle linee di montaggio! Gli operai sono gli unici a farsi carico dell’ ulteriore riduzione del costo di lavoro con i pezzi in più da produrre.

In coerenza con quanto già dichiarato NON ABBIAMO SIGLATO e voteremo NO all’ ipotesi di ACCORDO. Chiediamo a tutti i lavoratori di partecipare numerosissimi al voto, in maniera informata e consapevole. Chiediamo inoltre che su Ferie e Velocizzazioni possano votare solo gli operai interessati.

COLAPRICO CINZIA e SABATTINI LORETTA (COORDINAMENTO RSU ELECTROLUX)           Ciclostilato in proprio 15.05.2014

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