IMMIGRATI IL M5S FA CONCORRENZA A SALVINI

Redazione di Operai Contro, la piccola borghesia del M5S si fa sentire e fa concorrenza a Salvini Vi invio parte di un articolo della Repubblica Un operaio Senegalese I quattro punti di Bertola consigliere comunale di Torino: “Giro di vite sui permessi di soggiorno perché da noi quasi un asilo politico su due viene dato a persone che non ne avrebbero diritto secondo i trattati internazionali sui rifugiati, ma che noi accogliamo comunque per ‘gravi motivi umanitari’. Negli altri Paesi europei – argomenta il consigliere comunale M5S a Torino – questo tipo di permessi non esiste o viene usato […]
Condividi:

Redazione di Operai Contro,

la piccola borghesia del M5S si fa sentire e fa concorrenza a Salvini

Vi invio parte di un articolo della Repubblica

Un operaio Senegalese

I quattro punti di Bertola consigliere comunale di Torino: “Giro di vite sui permessi di soggiorno perché da noi quasi un asilo politico su due viene dato a persone che non ne avrebbero diritto secondo i trattati internazionali sui rifugiati, ma che noi accogliamo comunque per ‘gravi motivi umanitari’. Negli altri Paesi europei – argomenta il consigliere comunale M5S a Torino – questo tipo di permessi non esiste o viene usato in misura molto minore, da noi invece con questa motivazione si fanno entrare persone che non dovrebbero, perché? Per alimentare l’industria dell’accoglienza”.

La seconda proposta riguarda i sistemi di rimpatrio forzato. “Non è ammissibile – argomenta Bertola – che anche a quel 40-50% di domande che viene respinto corrisponda di fatto un’ammissione in Italia, come clandestini, perché ci si limita a consegnargli un foglio con scritto ‘devi lasciare il Paese, fallo tu, ok?’. Questo non è un comportamento serio, se uno deve essere espulso deve essere accompagnato alla frontiera e/o caricato su un aereo per il suo Paese di origine, a forza se necessario”.

E ancora, scrive Bertola, “non è possibile che uno che non ha diritto all’asilo, anche palesemente, possa restare in Italia per anni semplicemente facendo ricorso contro il provvedimento di diniego dell’asilo, per di più a spese nostre perché essendo nullatenente gli avvocati li paghiamo noi. E’ giusto dare una possibilità di ricorso per evitare abusi, ma essa segua un suo percorso d’urgenza in modo da venire evasa nel giro di un mese o due e da non dare scuse a chi non ha diritto di stare in Italia”.

Infine, la quarta proposta: “Sorveglianza più stretta dei profughi nel sistema di accoglienza. Qui a Torino qualche mese fa c’è stato un profugo senegalese che per settimane usciva tutte le mattine alle 5 dal suo ostello (pagato da noi) e andava a rapinare e accoltellare le donne alle stazioni della metropolitana. Dopo 8 rapine violente l’hanno preso, e ci si chiede: ma la cooperativa che gestiva l’accoglienza non si è mai accorta di niente?”.

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.