Fiat: trasferita per maternità da Melfi a Chivasso

Caro Operai Contro, essere trasferiti da Melfi a Chivasso, equivale ad una deportazione per indurre all’autolicenziamento. Questa è un’altra terribile realtà del mondo Fiat o Fca che dir si voglia. Il capo accusa di assenteismo l’operaia, per essere stata in mobilità. Questo il risultato dei contratti separati voluti dalla Fim Cisl, che hanno pugnalato alle spalle il movimento sindacale. Allego da una denuncia della Fiom della Basilicata. Operai svegliamoci. Saluti da un cassaintegrato Fiat. “A dicembre 2012, a fronte della riproposta della questione della mansione affidatale, il responsabile dell’unità operativa replicava testualmente: “Non prendo neppure in considerazione la questione […]
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Caro Operai Contro, essere trasferiti da Melfi a Chivasso, equivale ad una deportazione per indurre all’autolicenziamento. Questa è un’altra terribile realtà del mondo Fiat o Fca che dir si voglia. Il capo accusa di assenteismo l’operaia, per essere stata in mobilità. Questo il risultato dei contratti separati voluti dalla Fim Cisl, che hanno pugnalato alle spalle il movimento sindacale. Allego da una denuncia della Fiom della Basilicata. Operai svegliamoci. Saluti da un cassaintegrato Fiat.

“A dicembre 2012, a fronte della riproposta della questione della mansione affidatale, il responsabile dell’unità operativa replicava testualmente: “Non prendo neppure in considerazione la questione delle sue mansioni visto che Lei è sempre in maternità! Non può pretendere una diversa mansione visto il suo livello di assenteismo!»

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