Russia-Usa-Europa, notizie dal fronte Nord Orientale

Sembra di ballare sul ponte del Titanic che affonda: tutti dichiarano di essere pronti a fronteggiare le manovre di Putin, posizionano armi, truppe, testano le capacità di risposta rapide, come se fosse il gioco del Risiko e non le premesse della terza guerra mondiale. Abbiamo già parlato di questi episodi, senza tralasciare la guerra in Ucraina e l’annessione della Crimea alla Russia, ma “val la pena” di continuare ad aggiornare i nostri lettori. Le ultime notizie riguardano ancora il fronte Nord Orientale con la Russia, credo che sia ormai giusto chiamare così tutta la fascia dei paesi baltici (Finlandia, […]
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Sembra di ballare sul ponte del Titanic che affonda: tutti dichiarano di essere pronti a fronteggiare le manovre di Putin, posizionano armi, truppe, testano le capacità di risposta rapide, come se fosse il gioco del Risiko e non le premesse della terza guerra mondiale. Abbiamo già parlato di questi episodi, senza tralasciare la guerra in Ucraina e l’annessione della Crimea alla Russia, ma “val la pena” di continuare ad aggiornare i nostri lettori. Le ultime notizie riguardano ancora il fronte Nord Orientale con la Russia, credo che sia ormai giusto chiamare così tutta la fascia dei paesi baltici (Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania), dove sono giunte nuove truppe corazzate della Nato. Si tratta di 250 tra carri armati, sistemi di artiglieria, veicoli corazzati e altre armi pesanti che verranno posizionati ai confini con la Russia per fronteggiare le mire espansioniste di Vladimir Putin . Ne ha dato esplicita notizia il Segretario alla Difesa Usa, Ashton Carter. Di fatto è la conferma della politica militare americana in Europa volta a coinvolgere tutta la fascia dei paesi, ex blocco sovietico, che vanno dal Baltico al Mar Nero. Per gli Stati Uniti è un’operazione per contenere “L’aggressiva retorica e il comportamento di Mosca” (parole ancora di A. Carter), ridimensionare la Russia sulla scena globale e riaffermarsi internazionalmente come primo paese dominante. Per la Russia questo schieramento sempre più vicino a Mosca, oltre che una minaccia militare storico, è una violazione degli accordi presi con l’occidente dopo lo scioglimento dell’Urss. Permette a Putin di presentarsi come il difensore degli interessi nazionali, e trasformarsi da aggressore in aggredito. Insomma le solite schermaglie verbali tra le borghesie nazionali che ritroviamo nella storia, alla vigilia delle varie guerre, prima di avere gettato a massacrarsi tra loro gli operai dei vari paesi. La terza guerra mondiale è sempre più vicina

RP

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