Redazione di Operai Contro,
Anche alla Fabbri di Bologna “la modernità ” avanza, i padroni vorrebbero realizzare il loro sogno: decidere loro orari e carichi di lavoro e quanto gli operai devono essere pagati.
Che aspettiamo a costituire il Partito degli operai?
in allegato la notizia tratta da Clash city workers
saluti da un sostenitore del Partito Operaio
La Fabbri, famosa per la produzione di glasse e frutta sciroppata, ha provato a far ingoiare un boccone amaro ai lavoratori degli stabilimenti di Bologna ed Anzola?
L’azienda – questa è l’accusa mossa dai rappresentanti sindacali – avrebbe provato a giocare sporco.
L’azienda – questa è l’accusa mossa dai rappresentanti sindacali – avrebbe provato a giocare sporco.
I rappresentanti del lavoratori sostengono infatti che la Fabbri avrebbe offerto un “un premio annuo pari a 3.000 euro per lavoratore, se i dipendenti avessero accettato di ‘togliere di mezzo’ le organizzazioni sindacali dalla discussione per il rinnovo” dell’integrativo.
I lavoratori, sottolineano i rappresentanti di Flai, Fai e Uila, principali sigle sindacali presenti in azienda, “hanno rigettato fermamente questa impostazione, rivendicando il diritto al rinnovo del proprio contratto e la libertà di decidere autonomamente la composizione della delegazione sindacale”.
L’azienda, dopo la pubblicazione della notizia su alcuni quotidiani nazionali (Corriere della sera e La Repubblica) si è affrettata a smentire, sottolineando di non aver mai formulato una proposta del genere: il premio aziendale ci sarebbe, ma non sarebbe vincolato alla condizione di sfiduciare le organizzazioni sindacali e la sospensione delle trattative sul rinnovo sarebbe dovuta all’esigenza di evitare una sovrapposizione con i cicli negoziali sul piano nazionale per il contratto di lavoro per il settore alimentare.
Mentre sui giornali infuria la battaglia a colpi di smentite, ieri i dipendenti della Fabbri hanno risposto con uno sciopero con “adesione totale”, ribadendo la volontà di proseguire la lotta per il rinnovo del contratto e per veder rispettati i propri diritti, tra cui, non ultimo, quello di avere una rappresentanza sindacale.
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