GRECIA: PELLEGRINAGGIO AI BANCOMAT

Il pellegrinaggio ai bancomat ANSA Tsipras vede avvicinarsi un accordo ma l’Europa no e, sempre più preoccupata, guarda alla prossima settimana consapevole che sarà l’ultima possibile per evitare la drammatica eventualità di un default della Grecia che nessuno ormai esclude più. “Siamo vicini al punto in cui il Governo greco dovrà scegliere se accettare un accordo che considero una buona offerta o se dirigersi verso il fallimento”, ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, nel messaggio con cui ha convocato i capi di Stato e di Governo dell’Eurozona lunedì. L’Europa aspetta un segnale da Atene, cioè nuove […]
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Il pellegrinaggio ai bancomat

ANSA

Tsipras vede avvicinarsi un accordo ma l’Europa no e, sempre più preoccupata, guarda alla prossima settimana consapevole che sarà l’ultima possibile per evitare la drammatica eventualità di un default della Grecia che nessuno ormai esclude più. “Siamo vicini al punto in cui il Governo greco dovrà scegliere se accettare un accordo che considero una buona offerta o se dirigersi verso il fallimento”, ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, nel messaggio con cui ha convocato i capi di Stato e di Governo dell’Eurozona lunedì. L’Europa aspetta un segnale da Atene, cioè nuove proposte che possano essere valutate nel weekend dai tecnici e poi dall’Eurogruppo lunedì mattina. Ma dal Governo ancora silenzio. Atene insiste nel voler portare la discussione direttamente al piano politico, cioè dai capi di Stato, ma l’Eurozona, Berlino in testa, vuole invece un accordo prima di tutto tecnico. Anche se tra i cittadini non mancano timori sul fronte della liquidità e, agli sportelli e ai bancomat, hanno iniziato a ritirare moneta: 4 miliardi in quattro giorni. Niente resse, ma la preoccupazione non sembra mancare. “La situazione in Grecia sta diventando critica, il vertice straordinario di lunedì avrà lo scopo di far sì che tutti abbiamo capito le posizioni di tutti e le conseguenze delle decisioni, ma dobbiamo liberarci dell’illusione che ci possano essere magiche soluzioni a livello di leader”, ha chiarito Tusk, invitando a mettere fine al ‘chicken game’ (la sfida a chi tiene duro di più) e al gioco di incolpare gli altri. “Questo non è un gioco e non c’è tempo per alcun gioco”, ha avvertito il presidente, riassumendo un sentire condiviso con i suoi colleghi delle altre istituzioni. I greci continuano ad essere poco concreti – indicano fonti – e c’è il sospetto che non siano in grado di mettere a punto proposte credibili. Anche oggi il ministro Varoufakis si è lamentato dell’Eurogruppo, che non ha discusso le sue “nuove idee”, e ha denunciato “perniciosi leak” alla stampa per allarmare sulle banche greche. Il clima tra le parti è teso, ma i creditori non perdono la pazienza. Anzi, Berlino continua a mostrarsi disponibile, anche se un accordo dovesse arrivare in settimana e non lunedì stesso.

Nessuno vuole mettere scadenze, la fretta però è evidente: le banche greche hanno ottenuto dalla Bce una nuova iniezione di liquidità d’emergenza (Ela), ma più bassa delle richieste (1,8 miliardi contro 3). E crescono i timori per la tenuta del sistema creditizio: “La Grecia può andare ancora avanti per giorni, non settimane, ed è difficile dire per quanto tempo potrà evitare di dover imporre controlli sui movimenti di capitali”, ha detto il ministro delle Finanze spagnolo Luis De Guindos, mentre la fuga dei depositi bancari in Grecia marcia al ritmo di circa un miliardo al giorno. Nonostante i timori segnalati dai sui partner, il premier ellenico non perde la calma. Volato a Mosca per stringere con Putin l’intesa sul gasdotto, ha anche incassato la sua disponibilità ad aprire i cordoni della borsa, se servisse. E ha invitato l’Europa a non considerarsi “l’ombelico del mondo”, e a fare “scelte coraggiose”. Tutti appelli che lasciano indifferenti i vertici europei, preoccupati dalla mancanza di cooperazione greca, a causa della quale è fallito un altro Eurogruppo. “Non capisco Tsipras. Ho sempre avvertito del fatto che non mi è possibile evitare il fallimento dei colloqui ad ogni costo”, ha detto il presidente della Commissione Juncker, impegnato anche questo weekend in tentativi di mediazione per arrivare ad una soluzione. Il lavoro diplomatico è in corso – Juncker ha sentito anche Renzi – e ci si consulta non solo per trovare un accordo, ma anche per prepararsi a scenari peggiori. Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan è ottimista, perché l’Eurosummit “è segno che ci sono margini per raggiungere un’intesa”. E comunque, anche in caso di Grexit e di rialzo di spread e rendimenti, l’Italia è molto più forte del 2012, anche grazie agli sforzi fatti, che hanno ridotto la “componente di rischio specifica”, mentre quella “sistemica” è contrastata “dagli strumenti Bce”.

Casa Bianca, chiudere subito accordo credibile – “Per la Grecia è un weekend decisivo. Entrambe le parti devono fare in fretta per finalizzare un credibile programma di riforme che sia la base di una ripresa di lungo termine del Paese”: lo afferma il portavoce della Casa Bianca, Eric Schultz, che ricorda il monito già inviato nei giorni scorsi dal Tesoro americano.

 

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