MODENA: OPERAIO AGGREDITO A PUGNI E CINGHIATE DAL PADRONE

COMUNICATO STAMPA Il S.I.COBAS Modena denuncia l’ennesima aggressione ai danni di un operaio: questa volta ad avere subìto violenza è stato un operaio della società appaltante il servizio di pulizia presso lo stabilimento alimentare EAST BALT ITALIA di Bomporto, Modena. Il solo fatto di essersi rivolto al S.I.COBAS per denunciare il fatto di essere arbitrariamente lasciato fuori dal suo regolare posto di lavoro è stato sufficiente per scatenare l’ira del padrone, che con la scusa di incontrarsi per consegnare il cedolino della busta paga ha prima minacciato di morte l’operaio, colpendolo in seguito con pugni e cinghiate. Tutto questo […]
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COMUNICATO STAMPA

Il S.I.COBAS Modena denuncia l’ennesima aggressione ai danni di un
operaio: questa volta ad avere subìto violenza è stato un operaio della
società appaltante il servizio di pulizia presso lo stabilimento
alimentare EAST BALT ITALIA di Bomporto, Modena. Il solo fatto di
essersi rivolto al S.I.COBAS per denunciare il fatto di essere
arbitrariamente lasciato fuori dal suo regolare posto di lavoro è stato
sufficiente per scatenare l’ira del padrone, che con la scusa di
incontrarsi per consegnare il cedolino della busta paga ha prima
minacciato di morte l’operaio, colpendolo in seguito con pugni e
cinghiate. Tutto questo dopo che solo un paio d’ore prima si rendeva
disponibile ad un incontro sindacale.

Denunciamo con forza la preoccupante crescita di violenza ai danni degli
operai che difendono la propria dignità ed il proprio posto di lavoro;
quando non è la sovrastruttura ad intervenire con la repressione
attraverso scudi, manganelli, denunce e fogli di via si fa spazio la
violenza privata del padronato, disposto a tutto pur di difendere e
lasciare immutato il proprio profitto, estorto sempre più a piacimento
attraverso il lavoro salariato ed in condizioni ai limiti della schiavitù.
In tale contesto fa gioco la progressiva destrutturazione delle leggi
sul lavoro, partita già nel 1997 con il cosiddetto “pacchetto Treu” ed
arrivata, in sincronia con le dimensioni della crisi ormai sistemica,
sino all’abominio del “jobs act” del governo PD-LEGACOOP della premiata
ditta Renzi-Poletti.

Mentre qualcuno prosegue da dietro una comoda scrivania ad esporre la
propria teorica contrarietà allo smantellamento dello Statuto dei
Lavoratori, diffondendo dossier ricolmi di richiami ai “diritti” ed alla
“legalità” o scalda le piazze minacciando “l’occupazione delle
fabbriche”, crescono gruppi di operai che acquisiscono coscienza della
propria condizione di schiavi ed alzano la testa, partendo dalla lotta
economica per il salario.

Non lasceremo passare neanche questo ennesimo episodio di stampo
squadrista, ricordando quanto già avvenuto al compagno Zerbini a Milano,
alla RHIAG di Siziano, alla SDA di Roma e solo poche settimane fa alla
GLS di Piacenza. A ciò vadano ovviamente aggiunte le brutali azioni
poliziesche, da Origgio a Cassina de’Pecchi, passando per Piacenza e
Granarolo, che non fanno che confermare che alla crescente repressione
l’unica risposta può essere solo l’organizzazione politica indipendente
degli operai.

S.I.COBAS – COORDINAMENTO PROVINCIALE DI MODENA

17 GIUGNO 2015

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