LA POLITICA IN AFFARI CON I CRIMINALI

Redazione di Operai Contro, i giudici sono rispettosi delle elezioni Dopo le elezioni decine di arresti per la seconda tappa dell’inchiesta Romana di Mafia Capitale I giudici dicono: “Secondo gli investigatori, gli accertamenti successivi a quella tornata di arresti hanno confermato “l’esistenza di una struttura mafiosa operante nella Capitale, cerniera tra ambiti criminali ed esponenti degli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali locali”. Criminali, Politici, amministratori, imprenditori, sono i veri benificiari delle stragi di immigrati Vi mando un articolo Un lettore Dal Corroiere Un nuovo terremoto, una nuova maxi-retata contro Mafia Capitale, dopo che due mesi fa la Cassazione aveva […]
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Redazione di Operai Contro,

i giudici sono rispettosi delle elezioni

Dopo le elezioni decine di arresti per la seconda tappa dell’inchiesta Romana di Mafia Capitale

I giudici dicono: “Secondo gli investigatori, gli accertamenti successivi a quella tornata di arresti hanno confermato “l’esistenza di una struttura mafiosa operante nella Capitale, cerniera tra ambiti criminali ed esponenti degli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali locali”.

Criminali, Politici, amministratori, imprenditori, sono i veri benificiari delle stragi di immigrati

Vi mando un articolo

Un lettore

Dal Corroiere

Un nuovo terremoto, una nuova maxi-retata contro Mafia Capitale, dopo che due mesi fa la Cassazione aveva dato il via libera al prosieguo delle indagini.
È scattato all’alba di giovedì il secondo capitolo dell’inchiesta «Mondo di Mezzo» della procura di Roma e dei carabinieri del Ros: 44 gli arresti in corso di esecuzione in Sicilia, Lazio e Abruzzo per associazione per delinquere ed altri reati. Ventuno gli indagati a piede libero. Sullo sfondo il business legato ai flussi migratori e alla gestione dei campi di accoglienza per migranti. Nel mirino è sempre il gruppo di Massimo Carminati, l’ex terrorista dei Nar in carcere dallo scorso dicembre, per cui l’accusa ha chiesto e ottenuto due giorni fa il giudizio immediato. Dopo che lo scandalo ha coinvolto l’ex capo di gabinetto di Veltroni, Luca Odavaine, adesso tra i politici coinvolti è finito anche Luca Gramazio, capogruppo del Pdl (poi Forza Italia) presso il Consiglio regionale del Lazio: è accusato di partecipazione all’associazione mafiosa capeggiata da Carminati, che avrebbe favorito sfruttando la sua carica politica. Figlio del senatore di An Domenico, Luca Gramazio si era dimesso lo scorso dicembre da capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale del Lazio quando risultò indagato a piede libero.

Le accuse

Tra i reati contestati ai 44 arrestati l’ associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori e altri reati. Le misure cautelari sono state sollecitate al gip dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Roma. Perquisizioni sono in corso a carico di altre 21 indagati per gli stessi reati.

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