LA GUERRA DEGLI OPERAI TURCHI

Lettori aggiorniamo lo  scritto “La guerra degli operai turchi” Il loro sciopero è importante. Il  Governo Turco aveva  impedito con un decreto lo sciopero nel settore metalmeccanico indetto per il 29 gennaio dal sindacato Birlesik-Is affiliato a IndustriAll. In pratica in Turchia il diritto di sciopero non esiste. Gli operai della Renault hanno iniziato a scioperare il 14 Maggio. Un operaio turco sa che scioperando non solo può essere licenziato, ma ha quasi la certezza di finire nelle carceri dei padroni Turchi. Il giorno dopo e’ la volta di alcune centinaia di lavoratori della Tofas (in totale 4,5mila occupati). Una joint […]
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Lettori aggiorniamo lo  scritto “La guerra degli operai turchi”
Il loro sciopero è importante. Il  Governo Turco aveva  impedito con un decreto lo sciopero nel settore metalmeccanico indetto per il 29 gennaio dal sindacato Birlesik-Is affiliato a IndustriAll.
In pratica in Turchia il diritto di sciopero non esiste.
Gli operai della Renault hanno iniziato a scioperare il 14 Maggio. Un operaio turco sa che scioperando non solo può essere licenziato, ma ha quasi la certezza di finire nelle carceri dei padroni Turchi.
Il giorno dopo e’ la volta di alcune centinaia di lavoratori della Tofas (in totale 4,5mila occupati). Una joint venture tra l’italiana Fiat (ora FCA) e la holding Turkey’s Koç. Tofas e Renault, rappresentano oltre il 40% della produzione annuale di auto della Turchia. Al sesto giorno di sciopero si fanno i conti del calo di auto prodotte. 5.220 unità alla Renault e 3.248 alla Tofas.
All’inizio di questa settimana si uniscono allo sciopero di Renault e Tofas (FCA) anche migliaia di operai delle fabbriche di componentistica auto di Bursa: Beltan Trelleborg Vibracoustic, Skf, Ototrim Automotive, Rollmech, Coşkunöz, Mako, Valeo, Ficosa, Yazaki, Leoni, Djc e Delphi (compresa la sede in UK per solidarietà). E da mercoledì 20 maggio si fermano le due fabbriche – nella regione vicina di Kocaeli – gestite dalla Ford Otosan (in totale 7.500 occupati). Un’altra joint venture della holding Turkey’s Koç, in questo caso con l’americana Ford.
Dalla mezzanotte di mercoledì 20 maggio entra in sciopero anche lo storico produttore di trattori TürkTraktör. L’azienda, una joint venture tra CNHi e la holding Turkey’s Koç, ha sede a Adapazarı, nel nord-ovest della Turchia. L’ondata di scioperi – attraverso questo effetto domino – sembra non doversi fermare. E ad oggi coinvolge oltre 15mila operai.
L’Associazione dei padroni turchi delle industrie metalmeccaniche (Mess) considera gli scioperi in atto delle azioni “illegali e insopportabili”. Avrebbero un’influenza negativa sull’immagine del settore automobilistico turco (dal 22 al 31 maggio e’ in programma il salone internazionale dell’Auto di Istanbul) e sulla sua capacita’ competitiva. La prosecuzione degli scioperi porterà a cancellazioni di ordini e perdite di quote di mercato.
Il salario minimo corrisponde a € 424,00 euro al mese. Un operaio dell’industria dell’auto guadagna mediamente al mese circa € 600,00, ma è costretto a  lavorare 50 ore la settimana.

Dal sito degli operai Turchi

http://devrimciproletarya.net/category/isci-sinifi/

abbiamo cercato di tradurre alcune considerazioni sulla loro lotta degli operai turchi

Lo sciopero è la scuola di guerra degli operai

Gli operai Turchi hanno iniziato lo sciopero in alcune fabbriche a fine Gennaio 2015

Gli operai della Renault sono diventati agitatori e propagandisti e organizzatori della lotta dei metalmeccanici

Gli operai Turchi hanno imparato a resistere alla polizia, al bastone e alla carota dei padroni, alle provocazioni di chi voleva fermare la lotta.

La lotta da semplice protesta è diventata lotta di classe

E’ un illuso chi pensa che basta una semplice piattaforma per lottare

Lasciamo parlare gli operai Turchi

Lotta dura dei metalmeccanici ! Metalmeccanici ovunque , ovunque le classi , la lotta deve essere ovunque !

Gli operai del metallo sono arrivati ad  una svolta  critica nella loro lotta

E’ aumentato il numero dei metalmeccanici in lotta di fronte all’oppressione e attacchi dei padroni , la lotta di resistenza dei metalmeccanici e sempre più diffusa e aumenta la interruzione del lavoro .

Renault, Tofas , Mako , dopo Coşkunöz di questa mattina , è  cessata la produzione nella fabbrica Ford Otosan . I lavoratori oggi hanno deciso di interrompere la produzione della Ford Otosan, i dirigenti della fabbrica hanno cessato la produzione per un periodo indeterminato e hanno messo in libertà gli operai .

Ford Otosan operatori dei servizi rimossi riuniti davanti alla fabbrica con le proprie strutture.

La Polizia è pronta di fronte agli operai .

Oggi gli operai prevedono di cessare la produzione di Valeo e Delphi

Lo stato di pressione e le minacce contro la lotta di resistenza degli operai ha cominciato a farsi sentire di più da Domenica sera .

I padroni di Renault e Coşkunöz  hanno presentato una denuncia contro gli operai e hanno cominciato a minacciare l’ operazione di polizia . Poi hanno  tagliato l’elettricità e l’acqua nello stabilimento di Coşkunöz e Mako dal Martedì mattina , i servizi igienici erano chiusi .

Gli operai devono fare fronte alle azioni del governo e all’intervento della polizia.

I comuni del distretto hanno interrotto immediatamente di dare cibo alle migliaia di operai in lotta.

In precedenza c’erano solo un piccolo numero di poliziotti ufficiali e civili nelle fabbriche mentre la resistenza di fronte alla fabbrica ha cominciato ad essere una forza anti-sommossa.

La polizia ha aumentato la pressione contro  gli operai.

Le amministrazioni di alcune fabbriche, hanno cominciato a discutere  con gli operai. Applicano la  tattica del  bastone e della carota vogliono dividere i lavoratori.

Gli operai d’avanguardia della lotta devono contrastare questa politica.

Lunedi notte, il primo attacco è stato lanciato da Coşkunöz

Operazione della polizia contro gli operai. La resistenza non è stata completa

. Alcuni traditore Coşkunöz hanno creato confusione per chiudere la lotta.

Questo attacco è stato respinto con la solidarietà degli operai delle altre fabbriche

I segnali di attacco sono in aumento a partire da Domenica sera

La polizia attacca i provocatori chiedono di sospendere la lotta e abbandonare la fabbrica

la risposta deve essere: “Ovunque metallo ovunque resistenza di classe”

Per far fronte all’interruzione del lavoro effettivo e alla lotta del metalmeccanici, la repressione, le vessazioni e gli attacchi della polizia continuano  a diffondersi.

Gli operai della Renault hanno una posizione di leader tra i lavoratori e gli operai di fabbrica impostare la posizione chiara.

Se la polizia rimuoverà i picchetti, gli operai delle altre fabbriche interverranno

Metallo disciplina dei lavoratori e la volontà di attuare tali decisioni.

Dopo di che, la resistenza è terminato il periodo di luna di miele, comincia il periodo della lotta più dura di classe contro classe.

La cosa più importante in questo momento, “i visitatori, i sostenitori di” rito di sinistra a parte, la resistenza di tutte le linee di business, le province, le nazioni, i lavoratori della razza, come nella realtà, per espandere come classe di resistenza contro classe, più grande, sopportare le conseguenze.

Questa resistenza non è più la resistenza del metallo, è diventata la lotta di classe contro classe

Inoltre deve essere fatto, la corrente in tutto il mondo, al lavoro, a scuola, nel quartiere, ogni luogo in metallo, rendendo ogni resistenza di classe posto.

La traduzione forse non è del tutto buona,non sappiamo il turco, abbiamo usato Google, ma si comprende bene che la lotta è una scuola di guerra contro i padroni per gli operai

 

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