PROSEGUE LO SCIOPERO DEI FERROVIERI TEDESCHI

Da http://www.chicago86.org/ Oggi centinaia di convogli di pendolari sono stati cancellati a causa dello sciopero a tempo indeterminato dei macchinisti del piccolo ma potente sindacato GDL (Gewerkschaft Deutscher Lokomotivführer). I treni merci sono fermi già da martedì pomeriggio. L’obiettivo principale dello sciopero, il nono in dieci mesi, è l’aumento dei salari del 5% e la riduzione dell’orario di lavoro. Per la federazione degli industriali tedeschi ad essere maggiormente colpiti dallo sciopero saranno il settore metallurgico, il chimico e quello automobilistico, a causa della loro dipendenza dai servizi di trasporto merci. Alcuni economisti hanno detto che uno sciopero di 10 giorni […]
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Da http://www.chicago86.org/

Oggi centinaia di convogli di pendolari sono stati cancellati a causa dello sciopero a tempo indeterminato dei macchinisti del piccolo ma potente sindacato GDL (Gewerkschaft Deutscher Lokomotivführer). I treni merci sono fermi già da martedì pomeriggio. L’obiettivo principale dello sciopero, il nono in dieci mesi, è l’aumento dei salari del 5% e la riduzione dell’orario di lavoro.

Per la federazione degli industriali tedeschi ad essere maggiormente colpiti dallo sciopero saranno il settore metallurgico, il chimico e quello automobilistico, a causa della loro dipendenza dai servizi di trasporto merci. Alcuni economisti hanno detto che uno sciopero di 10 giorni potrebbe pesare per uno 0,1 di punto del Pil nel secondo trimestre.

Il leader della GDL Claus Weselsky ha respinto le accuse di irresponsabilità, puntando il dito contro la posizione delle ferrovie tedesche definita “la causa della escalation”. Deutsche Bahn ha offerto un aumento degli stipendi del 4,7%, più un pagamento di 1.000 euro una tantum, ma ha rifiutato di lasciare che GDL negozi per altre categorie di lavoratori come gli steward dei treni. La trattativa si è quindi interrotta e il braccio di ferro è ricominciato.

GDL non ha detto quando si concluderà lo sciopero, si è limitato a comunicare che sarà più lungo di quello precedente, durato quasi una settimana (il più lungo nella storia della Deutsche Bahn). Il governo tedesco comincia a preoccuparsi: Angela Merkel ha esortato le due parti a trovare al più presto un accordo.

Pubblichiamo la corrispondenza di un sostenitore dei macchinisti

Con lo sciopero ad oltranza i macchinisti tedeschi hanno strappato una prima vittoria

 

“Abbiamo accumulato in totale 4 milioni di straordinari, che rappresentano il 40 % degli straordinari di tutto il complesso ferroviario, benché abbiamo soltanto il 10 % della maestranze.“ Ecco la dichiarazione di Claus Weselsky, presidente del sindacato dei macchinisti tedeschi (GDL) dopo l’ ottavo sciopero, annunciando che i macchinisti sono più determinati di prima e vogliono che il prossimo sciopero sia più lungo ancora, anzi già l’ultima volta avrebbero voluto continuare ad oltranza, dato che i vertici della ferrovia tedesca non avevano fatto nessuna concessione.

Non erano parole vuote, il martedì, 19 maggio 2015 i macchinisti sono entrati di nuovo in sciopero, e questa volta ad oltranza – il GDL aveva annunciato soltanto l’inizio dello sciopero, ma non la fine. Questo è l’unico linguaggio che capiscono i padroni. A che serve uno sciopero di qualche giorno o addirittura di poche ore? Se i padroni sanno già che lo sciopero comunque finisce, anche se non cedono. Lo sciopero ad oltranza invece è un’arma potente e capace di far pressione sull’avversario. Un’esperienza che si è verificata anche questa volta: dopo meno di due giorni, nella notte da mercoledì a giovedì, i vertici della DB hanno accettato di entrare in trattative sulla base delle rivendicazioni del GDL. Per 3 settimane, fino al 17 giugno, lo sciopero è sospeso. A questo primo risultato si è arrivati soltanto dopo un anno in cui vi sono stati 9 scioperi che hanno fatto capire a tutto il mondo che i macchinisti tedeschi non si lasciano piegare dall’arroganza padronale. E non c’è dubbio se nel caso i manager della DB credono di poter fare i furbi, lo sciopero riprenderà di nuovo.

Wir haben insgesamt vier Millionen Überstunden, das sind 40 Prozent der gesamten Überstunden des Bahnkonzerns, obwohl wir nur zehn Prozent der Belegschaft stellen”

 Claus Weselsky

 

 

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