Whirlpool di Carinaro : Monta la rabbia degli operai

Redazione di Operai Contro, ci stanno scassando. Assicurazioni del padrone, assicurazioni di Renzi e politici, assicurazioni dai sindacalisti venduti, ma la Whirlpool vuole chiudere. I sindacati programmano uno sciopero per il 22 Maggio Basta siamo in grado di bloccare l’intera Campania Basta con le illusioni Un Operaio Indesit dal Mattino È continuato il confronto tra Whirlpool e i sindacati con un incontro a Roma e, secondo Gianluca Ficco della Uilm, «sono emerse alcune novità sul piano industriale che purtroppo, non scongiurano la chiusura di Caserta e non cambiano radicalmente il quadro». Whirlpool avrebbe annunciato che sta individuando per la […]
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Redazione di Operai Contro,

ci stanno scassando.

Assicurazioni del padrone, assicurazioni di Renzi e politici, assicurazioni dai sindacalisti venduti, ma la Whirlpool vuole chiudere.

I sindacati programmano uno sciopero per il 22 Maggio

Basta siamo in grado di bloccare l’intera Campania

Basta con le illusioni

Un Operaio Indesit

dal Mattino

È continuato il confronto tra Whirlpool e i sindacati con un incontro a Roma e, secondo Gianluca Ficco della Uilm, «sono emerse alcune novità sul piano industriale che purtroppo, non scongiurano la chiusura di Caserta e non cambiano radicalmente il quadro».

Whirlpool avrebbe annunciato che sta individuando per la fabbrica di Napoli una nuova piattaforma di lavatrici, che ridurrebbe di circa 50 unità i 150 esuberi dichiarati nello stabilimento, e sta cercando soggetti per rilevare l’attività di logistica di None, che dà occupazione a 45 persone su 90. Per Caserta, invece, secondo Ficco «ad oggi c’è solo una generica disponibilità a cercare soluzioni occupazionali ‘industriali o non industriali, con o senza il marchio Whirlpool’, per parafrasare le affermazioni aziendali». Inoltre la multinazionale avrebbe rimarcato la disponibilità a ricorrere ad incentivi non solo per gli esodi volontari, ma anche per favorire i trasferimenti da uno stabilimento all’altro. «Noi abbiamo ribadito che entrare nel merito degli strumenti di gestione del piano sarebbe prematuro, dunque inutile o addirittura sbagliato, finché non si arriva ad un piano industriale condivisibile», conclude Ficco.

Gli investimenti per potenziare l’area campana, come spiegano Fim Fiom e Uilm, si riferirebbero ad una piattaforma nuova e aggiuntiva sullo stabilimento di Napoli. Investimenti in ricerca&sviluppo e in prodotto e processo, con la produzione di una nuova lavatrice realizzabile entro 18 mesi con la creazione di occupazione entro il 2018 per circa 100 nuovi posti di lavoro, di cui 2/3 diretti e 1/3 nell’indotto. Per quanto riguarda la sede di None, invece, l’azienda starebbe lavorando alla possibilità di trovare nuove attività, privilegiando quelle legate alla logistica, sulle quali discutere entro la fine del mese di maggio.

Dal punto di vista degli strumenti a sostegno del piano industriale, ammortizzatori e incentivi, l’azienda starebbe lavorando per individuare strumenti che possano accompagnare il piano e diminuire il numero degli esuberi previsti, a cominciare da 300-350 lavoratori che potrebbero maturare i requisiti per andare in pensione entro il tempo di durata del piano, o attraverso la mobilità interna al Gruppo. Tra gli strumenti anche quelli legati all’esodo incentivato rivolto però a tutti, operai e impiegati. E a proposito dei colletti bianchi Whirlpool si è impegnata a presentare il piano sugli impiegati già nel nuovo round al Mise previsto per il 20.

Ma è proprio sul prossimo incontro al Mise che la Fiom al tavolo, preliminarmente, ha avanzato un dubbio: che il governo cioè, che non ha ancora convocato l’incontro, possa essere tentato di rinviare la trattativa a giugno, dopo le elezioni amministrative.

Incontro interlocutorio per la Fim che richiama invece l’attenzione dell’azienda sul nodo ‘Carinaro’. «È stata una riunione tecnica sulle opportunità che l’azienda sta vagliando e se apprezziamo la disponibilità di Whirlpool a fare una ricognizione a 360 gradi sulle soluzioni, per noi il vero problema resta la chiusura del sito di Carinaro», spiega Michele Zanocco, segretario nazionale Fim. «Per noi è sempre più complicato tenere la situazione a Caserta visto che ancora non è chiaro verso dove si debba andare», aggiunge sottolineando come il sindacato privilegi «ovviamente soluzioni a marchio Whirlpool». Risposte che l’azienda dunque, «dovrà dare quanto prima e che saranno per noi dirimenti», conclude. E di luci e ombre parla anche l’Ugl: «se da un lato è stato confermato l’investimento in una nuova piattaforma di alta gamma per Napoli e il mantenimento della logistica a None, dall’altro per Carinaro siamo ancora in alto mare», dice segretario generale, Antonio Spera, al termine dell’incontro«. L’azienda deve sforzarsi di individuare una soluzione complessiva per la Campania, così come deve salvaguardare anche le professionalità che operano negli altri siti italiani, a partire da quelle del polo marchigiano e di Comunanza», conclude.

«Il ministero, nonostante ripetute sollecitazioni, non ha provveduto alla convocazione su cui era impegnato e a fronte del fatto che è concreto il rischio di un rinvio da parte del Governo a dopo i prossimi appuntamenti elettorali», si legge in una nota Fiom al termine del ‘vertice’ romano.

Dopo un blocco durato oltre un’ora i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Carinaro hanno liberato la strada statale Nola-Villa Literno. Pesanti i disagi per la circolazione.

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