Arcene: ancora biglie contro gli operai «Intimidazioni, ma il presidio va avanti»

da l’eco di bergamo   «Adesso vogliamo vedere chi parla ancora di una ragazzata. Se queste biglie venissero lanciate non contro dei semplici operai, chissà quale condanna e mobilitazione di sdegno ci sarebbe». Questo lo sfogo degli operai partecipanti al presidio che da ottobre si trova di fronte all’ex azienda elettromeccanica Az Fiber (che da ieri ha un nuove nome: Electromeccanica Solution Arcene srl). Questo presidio, nella notte fra giovedì 14 maggio e venerdì 15, è stato ancora una volta bersaglio di una biglia di acciaio lanciata probabilmente da un’auto in corsa (con un fionda o pistola ad aria […]
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da l’eco di bergamo

 

«Adesso vogliamo vedere chi parla ancora di una ragazzata. Se queste biglie venissero lanciate non contro dei semplici operai, chissà quale condanna e mobilitazione di sdegno ci sarebbe».

Questo lo sfogo degli operai partecipanti al presidio che da ottobre si trova di fronte all’ex azienda elettromeccanica Az Fiber (che da ieri ha un nuove nome: Electromeccanica Solution Arcene srl).

Questo presidio, nella notte fra giovedì 14 maggio e venerdì 15, è stato ancora una volta bersaglio di una biglia di acciaio lanciata probabilmente da un’auto in corsa (con un fionda o pistola ad aria compressa).

La biglia ha centrato, infrangendolo, il lunotto posteriore dell’auto di una operaia, Sara Antonioli di Calvenzano. In quel momento la donna, insieme al collega Angelo Ingrassia di Arcene, si trovava nel camper parcheggiato di fronte alla ex Az Fiber dove si rifugiano gli operai a cui viene affidato il turno notturno del presidio.

La biglia lanciata contro il presidio ad Arcene
La biglia lanciata contro il presidio ad Arcene

«Sarà stata l’una – racconta Antonioli – quando abbiamo sentito un’auto passare a tutta velocità di fronte al presidio e il vetro di un’auto rompersi. Subito siamo usciti dal camper con una torcia per accertarci su cosa fosse accaduto e abbiamo visto il lunotto della mia auto spaccato».Quanto accaduto questa volta – commenta Simone Grisa, funzionario della Fiom Cgil – dimostra che siamo di fronte a chiari e gravissimi atti intimidatori. Ai suoi responsabili, diciamo subito che noi andremo avanti».

 

 

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