Il conflitto della Madonnina infilzata

Caro Operai Contro,

Boschi la ministra dei capelli lunghi, o “la Madonnina infilzata”, come la ribattezzata Silvana Lucarelli sul Fatto Quotidiano, ancora euforica per l’approvazione dell’Italicum, ha dichiarato che adesso il governo farà la riforma che riguarda il conflitto di interessi.

Ma a quale conflitto si riferisca la Boschi non è dato sapere.

Forse al conflitto del demagogo Renzi che a Milano, nel covo della Borsa davanti alle belve del capitalismo ed al gotha dell’economia, ha solennemente dichiarato “basta al capitalismo di relazione”?

Renzi vuole essere lui al centro del rapporto fra politica e relazioni industriali. Vuole sostituire il così detto “salotto buono” fra politica industria e finanza, con il governo del toto Renzi.

La Boschi non si rende conto che Renzi, mentre critica gli inciuci tra politica e affari, è seduto sulla cassaforte del capitalismo di Stato, dove nei consigli di amministrazione delle aziende ci sono proprio i fedelissimi nominati e messi lì da Renzi in persona?

Il capitalismo di Stato, secondo una stima della Università Bocconi pubblicata dal Corriere, è oggi un tesoro di 13 società che vale 35 miliardi di euro.

Ma la Boschi non è che non se ne rende conto, il fatto è che anche lei è stata nominata da Renzi in una di queste aziende. Ciliegina sulla torta: tra i nominati di Renzi c’è pure Oscar Farinetti, patron di Eataly che ha conquistato Expo senza partecipare alla gara di appalto. Questo perché il suo “capitalismo di relazione” è valido, essendo l’altro relazionante Renzi in persona.

Quale sarà il conflitto di interessi che la Boschi e la banda Renzi estirperà con l’annunciata riforma?

Saluti Operai.