EXPO 2015 : E ORA GLI OPERAI DEI CANTIERI CHE FINE FARANNO ?

Redazione Operai Contro, Il commissario unico responsabile dei lavori dell’Expo 2015 Giuseppe Sala che per il suo incarico ha percepito di stipendio più di un milione di euro per ogni anno, ha voluto rivolgere un ringraziamento ai lavoratori impegnati nella realizzazione dei padiglioni, ma si è ben guardato di non spiegare in quali condizioni hanno lavorato e con quale stipendio e soprattutto in che modo gli operai sono stati sfruttati cioè proprio come degli schiavi moderni. Dalle stime, perché i dati ufficiali non sono mai stati resi noti, gli operai impegnati nei cantieri sono stati circa 6500 suddivisi in […]
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Redazione Operai Contro,

Il commissario unico responsabile dei lavori dell’Expo 2015 Giuseppe Sala che per il suo incarico ha percepito di stipendio più di un milione di euro per ogni anno, ha voluto rivolgere un ringraziamento ai lavoratori impegnati nella realizzazione dei padiglioni, ma si è ben guardato di non spiegare in quali condizioni hanno lavorato e con quale stipendio e soprattutto in che modo gli operai sono stati sfruttati cioè proprio come degli schiavi moderni. Dalle stime, perché i dati ufficiali non sono mai stati resi noti, gli operai impegnati nei cantieri sono stati circa 6500 suddivisi in circa 200 imprese appaltatrici, ma sappiamo bene che da testimonianze e dalle poche immagini giornalistiche, altri operai entravano attraverso entrate secondarie per lavorare in nero sotto imprese sub-subappaltatrici.

Operai in “regola” sottopagati a 50 – 55 euro di paga al giorno per 10 – 12 ore di lavoro, con rapporti contrattuali di pochi mesi senza diritti normativi contrattuali del settore edile, sfruttati e ricattati come numerosi altri operai che hanno lavorato in nero giorno e notte figuriamoci a quali condizioni. Potevano fare qualcosa, ribellarsi ?

Certamente, potevano unirsi e organizzarsi fra di loro, gruppi di operai cantiere per cantiere, e cominciare a scioperare e protestare visto che l’Expo è di una neccessità così importante e impellente nei tempi di realizzazione che difficilmente avrebbero trovato chi li potesse sostituire in breve tempo e comunque avrebbero creato un bel casino da interrompere immediatamente. Unirsi e ribellarsi in modo indipendente considerando che il sindacato si sarebbe comportato da pompiere perché mesi fa aveva già accettato di non creare problemi per non interrompere i lavori. E allora cosa avrebbero fatto in questo caso la precettazione, Renzi avrebbe inviato la polizia a picchiare gli operai ? Se gli operai non hanno agito in questo modo è perché qualcuno li ha intimoriti e li ha scoraggiati. Da questa esperienza devono imparare a non fidarsi di nessuno ma lottare in modo autonomo, come classe degli operai contro i padroni.

Ora che i lavori di costruzione dei padiglioni sono quasi ultimati cosa faranno questi operai e dove andranno a lavorare ? Possiamo pensare che un piccolo numero rimarrà in forza alle imprese più grandi per lavorare in altri cantieri edili, ma per la maggior parte degli altri operai ci sarà il licenziamento, rimarranno senza posto di lavoro, forse qualcuno come gli operai stranieri sarà costretto a tornare magari al proprio paese.

Questi operai sono stati veramente trattati come degli schiavi dà i loro capi e capetti, lavorando a ritmi forsennati e senza soste, tra infortuni e ricatti, adesso con la chiusura dei cantieri torneranno disoccupati alla ricerca di un nuovo posto di lavoro perché devono mangiare e mantenere le loro famiglie, costretti ancora ad accettare nuovi contratti capestro.

Con lo sfruttamento di questi operai, i loro padroni hanno fatto dei profitti e attraverso la costruzione dei padiglioni dell’Expo altri padroni borghesi dei settori alimentari e ristorazione, commercio, alberghiero, otterranno grossi guadagni anche loro attraverso lo sfruttamento dei propri dipendenti. Questo è l’Expo di Milano che i grandi interessi capitalistici hanno voluto a tutti i costi, per fare affari e profitti, con la volontà dei politici italiani prima del governo di destra e poi con il governo attuale di sinistra, a loro tanti profitti, agli operai tanto lavoro, tanta fatica e tanta miseria.

Saluti da Paolo di Monza.

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