PADOAN: IL TRUFFATORE

Redazione di Operai Contro, Padoan è un truffatore. Quello che dice non solo mostra la sua ansia di truffare, ma anche la sua ignoranza.  Pier Carlo Padoan : «Non è vero che di debito continua a crescere. Quest’anno si stabilizza e poi continua a scendere» a una velocità sostenuta». Il debito pubblico italiano sfonda quota 2.000 miliardi e a ottobre si attesta a 2.014 miliardi, in valore assoluto il livello più alto di sempre: a fine settembre era arrivato a quota 1.995 miliardi. E’ quanto emerge dal supplemento “Finanza pubblica” al bollettino statistico della Banca d’Italia secondo cui, inoltre, […]
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Redazione di Operai Contro,

Padoan è un truffatore.

Quello che dice non solo mostra la sua ansia di truffare, ma anche la sua ignoranza.

 Pier Carlo Padoan : «Non è vero che di debito continua a crescere. Quest’anno si stabilizza e poi continua a scendere» a una velocità sostenuta».
Il debito pubblico italiano sfonda quota 2.000 miliardi e a ottobre si attesta a 2.014 miliardi, in valore assoluto il livello più alto di sempre: a fine settembre era arrivato a quota 1.995 miliardi. E’ quanto emerge dal supplemento “Finanza pubblica” al bollettino statistico della Banca d’Italia secondo cui, inoltre, il debito pubblico italiano è aumentato da inizio anno di 71,238 miliardi (+3,7%).
Pier Carlo Padoan: «L’occupazione nel 2014 è comunque aumentata leggermente per la prima volta in tre anni», anche se «la disoccupazione giovanile continua a essere particolarmente alta».

Primo fatto: l’occupazione in termini reali sta diminuendo. Che cos’è l’occupazione in termini reali? E’ la quantità di occupati al netto della cassa integrazione. Se, per evitare le distorsioni della stagionalità, confrontiamo l’ultimo dato disponibile (ottobre 2014) con quello di 12 mesi prima (ottobre 2013), la situazione è questa: gli occupati nominali (comprensivi dei cassintegrati) sono rimasti praticamente invariati (l’Istat fornisce una diminuzione di 1000 unità), le ore di cassa integrazione sono aumentate in una misura che corrisponde a circa 140 mila posti di lavoro bruciati. Dunque negli ultimi 12 mesi l’occupazione reale è diminuita.

Apparentemente la diminuzione è di circa 140 mila unità, ma si tratta di una valutazione ancora eccessivamente ottimistica: gli ultimi dati Istat, relativi al terzo trimestre 2014, mostrano che, sul totale degli occupati, si stanno riducendo sia la quota di lavoratori a tempo pieno sia la quota di lavoratori italiani. Il che, tradotto in termini concreti, significa che aumentano sia il peso dei posti di lavoro part-time «involontari» (donne che lavorano poche ore, ma non per scelta) sia il peso dei posti di lavoro di bassa qualità, tipicamente destinati agli immigrati.

I senza lavoro

Secondo fatto: la disoccupazione sta aumentando. I disoccupati erano 3 milioni e 124 mila nell’ottobre del 2013, sono saliti a 3 milioni e 410 mila nell’ottobre del 2014. L’aumento è di ben 286 mila unità, di cui 130 mila nei 4 mesi del governo Letta, e 156 mila negli 8 mesi del governo Renzi. La spiegazione secondo cui l’aumento sarebbe dovuto a una maggiore fiducia, che farebbe diminuire il numero di lavoratori scoraggiati, riprende una vecchia teoria degli Anni 60 ma è incompatibile con i meccanismi attuali del mercato del lavoro italiano, che mostrano con molta nitidezza precisamente quel che suggerisce il senso comune: gli aumenti di disoccupazione dipendono dal peggioramento, e non dal miglioramento, delle condizioni del mercato del lavoro.

Tremonti era il truffatore al servizio di Berlusconi. Padoan è il truffatore al servizio di Renzi

Un giovane disoccupato

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