Operai morti nei cantieri dell’Expo 2015

Redazione Operai Contro, Sono un vostro lettore, considero il giornale telematico molto valido perche è molto sensibile ai problemi degli operai, dei disoccupati, dei precari e di tutti coloro che vengono sfruttati dai padroni per i loro profitti. Pochi giorni fa viaggiando in metrò nella città in cui abito, Milano, ho scambiato due parole veloci con un operaio extracomunitario che lavora in un cantiere dell’Expo 2015 a Rho-Fiera. Nella breve conversazione mi ha fatto presente di lavorare come muratore, che è stato assunto da poco da un impresa edile con un contratto della durata di 45 giorni senza proroga […]
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Redazione Operai Contro,
Sono un vostro lettore, considero il giornale telematico molto valido perche è molto sensibile ai problemi degli operai, dei disoccupati, dei precari e di tutti coloro che vengono sfruttati dai padroni per i loro profitti.
Pochi giorni fa viaggiando in metrò nella città in cui abito, Milano, ho scambiato due parole veloci con un operaio extracomunitario che lavora in un cantiere dell’Expo 2015 a Rho-Fiera.
Nella breve conversazione mi ha fatto presente di lavorare come muratore, che è stato assunto da poco da un impresa edile con un contratto della durata di 45 giorni senza proroga e con una paga giornaliera di 55 euro per 9 ore di lavoro con mezz’ora di pausa. Sabati e domeniche sono giornate lavorative. Nessun rimborso spese viaggio, niente divisa del lavoro e niente scarpe antinfortunistiche e nessuna indennità pasto. Chi vuole lavorare queste sono le condizioni. Non sapeva nemmeno se fosse assicurato contro gli infortuni e alla mia domanda se succedono infortuni nei cantieri mi ha risposto che circa dieci 10 giorni fa, purtroppo due operai sono morti schiacciati da una pesante trave d’acciaio. In ultimo mi ha detto che sono in tanti ad accettare queste condizioni di lavoro piuttosto pericolose perché costretti dalla fame.
Mi domando come mai queste notizie non vengono divulgate da tutti quei giornalisti che continuano a scrivere articoli positivi su come stanno procedendo i lavori di costruzione dei padiglioni espositivi e non raccontano invece come vengono maltrattati gli operai e come li sfruttano fino alla morte.

Come racconta il vostro giornale, esiste veramente una cappa di omertà da parte dei giornalisti della carta stampata e delle televisioni filo governative, da parte delle istituzioni come anche dai partiti che vogliono che tutto proceda nel migliore dei modi. Un sistema omertoso che capi e capetti responsabili delle attività dei cantieri applicano perché non trapeli nessuna notizia negativa come gli infortuni mortali che subiscono gli operai, cosi non verranno mai condannati i padroni colpevoli e responsabili degli operai deceduti sul lavoro. Forse agli eredi degli operai morti daranno quattro soldi per zittire “l’inconveniente”. Niente infortuni, niente polemiche, niente problemi che possono dare adito a contestazioni di qualsiasi genere, gli organizzatori di questa esposizione mondiale possono stare tranquilli a dipingere l’arrivo dell’Expo 2015 come un grande avvenimento che porterà benefici e affari che incentivano la ripresa dell’economia italiana.

Invece l’Expo 2015 di Milano è una tragedia a danno della vita degli operai, tanta fatica, tanta miseria nel salario e tanti operai morti o rimasti invalidi.

Un assiduo lettore di Operai Contro

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