Istat: la statistica al servizio del potere  

Caro Operai Contro, un esempio di come l’Istat sia uno strumento del potere al servizio dei padroni. Qualche giorno fa, Renzi ha solennemente dichiarato al telegiornale, che sono aumentate le assunzioni. L’Istat (Istituto di statistica dello Stato), lo conferma subito. Passa il messaggio che l’occupazione va meglio. Eppure nessuno ha detto quante sono state le uscite dal lavoro: i licenziamenti, le mobilità, le dimissioni, i pensionandi, i decessi. Senza questi dati fare del trionfalismo sulle assunzioni, è fuori luogo. Ma è il sedativo che il potere dei padroni tramite Renzi, vuole inculcare al “popolino”, per dire, state calmi che […]
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Caro Operai Contro,

un esempio di come l’Istat sia uno strumento del potere al servizio dei padroni. Qualche giorno fa, Renzi ha solennemente dichiarato al telegiornale, che sono aumentate le assunzioni. L’Istat (Istituto di statistica dello Stato), lo conferma subito. Passa il messaggio che l’occupazione va meglio. Eppure nessuno ha detto quante sono state le uscite dal lavoro: i licenziamenti, le mobilità, le dimissioni, i pensionandi, i decessi. Senza questi dati fare del trionfalismo sulle assunzioni, è fuori luogo. Ma è il sedativo che il potere dei padroni tramite Renzi, vuole inculcare al “popolino”, per dire, state calmi che la ripresa è già ripartita.

I dati dell’Istat prima che statistici sono politici, funzionali a ciò che al momento fa comodo al governo. Renzi racconta palle? l’Istat le suffraga per vere. E’ un istituto di statistica del potere e lavora per lui.

Il giorno dopo si scopre che quella di Renzi era una sparata. Le assunzioni erano in gran parte trasformazioni di contratti, per usufruire dello sgravio previsto per i padroni dalla legge di stabilità. Ma nel frattempo il messaggio è passato, amplificato dai mass media e da tutti i canali televisivi, che replicano alla nausea la sparata di Renzi, al quale si è poi affiancato anche Poletti, il ministro del lavoro (dei negrieri), come viene ricordato su queste pagine.

Saluti da un affezionato lettore

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