CINA: 10 MILA OPERAI METALMECCANICI IN SCIOPERO

Redazione di Operai Contro, 2015/02/09 Migliaia di metalmeccanici nella città centrale cinese di Wugang  scesi in  sciopero il fine settimana per rivendicare salari più alti, sono stati affrontati da circa 300 poliziotti che hanno picchiato gli scioperanti e arrestato gli organizzatori dello sciopero. Lo sciopero alla fabbrica  statale Wuyang Iron and Steel Co., nella provincia di Henan ha avuto inizio il Venerdì l’adesione ha raggiunto   al suo apice quasi 10.000 operai, che hanno bloccato le strade  srotolando  striscioni  chiedendo  una retribuzione più elevata e un migliore funzionamento dei trasporti.. “C’è stato uno sciopero degli operai della fabbrica di acciaio […]
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Redazione di Operai Contro,
2015/02/09
Migliaia di metalmeccanici nella città centrale cinese di Wugang  scesi in  sciopero il fine settimana per rivendicare salari più alti, sono stati affrontati da circa 300 poliziotti che hanno picchiato gli scioperanti e arrestato gli organizzatori dello sciopero.
Lo sciopero alla fabbrica  statale Wuyang Iron and Steel Co., nella provincia di Henan ha avuto inizio il Venerdì l’adesione ha raggiunto   al suo apice quasi 10.000 operai, che hanno bloccato le strade  srotolando  striscioni  chiedendo  una retribuzione più elevata e un migliore funzionamento dei trasporti..
“C’è stato uno sciopero degli operai della fabbrica di acciaio in quanto  con salari bassi e non possono permettersi di sfamare le loro famiglie e mandare i figli a scuola”, ha detto un operaio Mandarin servizi di RFA. “I nostri stipendi non sono sufficienti neanche per guadagnarsi da vivere.”
“Siamo incazzati per l’attuale gestione approssimativa e il  reddito basso,” ha aggiunto un altro operaio dello stabilimento che ha parlato a condizione di mantenere l’ anonimato. Stimando  che altri  2.000  operai avevano abbandonato le postazioni il sabato per unirsi allo sciopero ,
“L’azienda ha subito grosse perdite a causa della cattiva gestione, senza che  nessun  dirigenti si  sia assunto la responsabilità. di questo  Hanno invece portato a casa, come al solito alti stipendi e grossi bonus, mentre  a molti operai non è stato corrisposto neanche il misero salario mensile” ha aggiunto lo stesso operaio.
Un terzo operaio ha detto che i lavoratori di Wugang  sono scesi in sciopero perché il trattamento degli operai in fabbrica era i”irragionevolmente sbagliato”
” Lo stipendio mensile di mia figlia è solo  di 2.000 yuan (circa US $ 330) e ha lavorato per più di 10 anni”, ha detto l’operaio, che come i suoi colleghi, ha parlato solo  a condizione di restare  anonimo- 
“Come potrebbero 2.000 yuan bastare? I lavoratori guadagnano meno della metà dello stipendio dei quadri e gli operai non hanno bonus di fine anno, in  questo modo  non possono permettersi di festeggiare neanche il Capodanno cinese “, ha aggiunto.
 Il lunedì al rientro al lavoro, le rivendicazioni degli. sono rimaste senza alcuna risposta. operai  da parte dei dirigenti Wuyang Iron and Steel Co.
Secondo le testimonianza degli operai circa 300-400 poliziotti hanno  interrotto lo sciopero, malmenando alcuni lavoratori e arrestando  quelli  che hanno identificato come leader dello sciopero
Stando alle notizie pubblicate da  China Labour Bulletin (CLB), gli operai cinesi hanno promosso centinaia di scioperi nell’ultimo trimestre del 2014, la maggioranza dei quali per salari non pagati in vista  del periodo festivo legato al Nuovo Anno cinese.
Il gruppo CLB sostiene di registrato 569 i scontri tra scioperanti e polizia nel corso del quarto trimestre, più di tre volte il numero nello stesso periodo nel 2013, e che j disordini  si sono intensificati in prossimità del Capodanno cinese, che cade quest’anno il 19 febbraio.
Sempre secondo CLB le rivendicazioni degli operai  per il pagamento di salari arretrati, aumenti salariali, e premi di produzione  caratterizzano   le controversie di lavoro, e  rappresentano oltre il 87 per cento degli incidenti di piazza registrati..
Il rapido aumento della conflittualità è legato anche al rallentamento economico della Cina, così come alla diffusa disponibilità di smartphone e social media con cui gli operai coordinano  più efficacemente le loro azioni di sciopero.
Fonte China Labour Bullettin 
 
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