Gaza: 5 mesi dopo la fine del conflitto la gente dorme ancora sotto i teloni di plastica

 Le  bombe israeliane colpivano laStriscia di Gaza una volta ogni cinque minuti: oltre 2000 morti e più di diecimila feriti.  Gli ordigni, carichi di mezzo tonnellata di esplosivo, sganciati dall’aviazione israeliana hanno spinto  più di 500mila persone, 30% della popolazione gazawi, a lasciare le proprie case. Molti hanno trovato rifugio nellascuole delle Nazioni Unite, talvolta colpite anch’esse dai raid, ma alla fine dei bombardamenti in oltre 20mila non sono potute tornare alle proprie case. Secondo i dati dell’Ocha sono 17mila le abitazioni distrutte e quasi 40mila quelle rese inagibili. La ricostruzione non è partita, mancano i materiali edili. Israele […]
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 Le  bombe israeliane colpivano laStriscia di Gaza una volta ogni cinque minuti: oltre 2000 morti e più di diecimila feriti.
 Gli ordigni, carichi di mezzo tonnellata di esplosivo, sganciati dall’aviazione israeliana hanno spinto  più di 500mila persone, 30% della popolazione gazawi, a lasciare le proprie case.
Molti hanno trovato rifugio nellascuole delle Nazioni Unite, talvolta colpite anch’esse dai raid, ma alla fine dei bombardamenti in oltre 20mila non sono potute tornare alle proprie case.
Secondo i dati dell’Ocha sono 17mila le abitazioni distrutte e quasi 40mila quelle rese inagibili.
La ricostruzione non è partita, mancano i materiali edili. Israele li blocca
Intanto è arrivato l’inverno, mite e mediterraneo, ma freddo per essere affrontato dalla popolazione gazawi, il 50% della quale minore di 16 anni, coperta solo da un telo di plastica
Un lettore

 

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