Acciai speciali Terni. Landini (Fiom): «Accordo approvato con l’80% dei consensi. Un voto che parla al Paese e dà valore alla lotta dei lavoratori»

«Con il consenso del 79,8% le lavoratrici e i lavoratori della Ast rendono valido l’accordo per la difesa e il rilancio delle acciaierie di Terni. «Hanno partecipato al referendum l’81,4% dei 2.398 dipendenti aventi diritto.»«È un risultato positivo e importante che valorizza la lotta realizzata dalle lavoratrici e dai lavoratori e che giudica positivamente il lavoro svolto da tutta la delegazione sindacale nel corso della vertenza.» «È un voto che impegna tutta la Fiom nazionale e territoriale per avviare fin da ora una fase di fattiva gestione dell’accordo, per valorizzare tutti gli impegni previsti sul piano degli investimenti, per […]
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«Con il consenso del 79,8% le lavoratrici e i lavoratori della Ast rendono valido l’accordo per la difesa e il rilancio delle acciaierie di Terni. «Hanno partecipato al referendum l’81,4% dei 2.398 dipendenti aventi diritto.»«È un risultato positivo e importante che valorizza la lotta realizzata dalle lavoratrici e dai lavoratori e che giudica positivamente il lavoro svolto da tutta la delegazione sindacale nel corso della vertenza.» «È un voto che impegna tutta la Fiom nazionale e territoriale per avviare fin da ora una fase di fattiva gestione dell’accordo, per valorizzare tutti gli impegni previsti sul piano degli investimenti, per qualificare l’occupazione e la qualità del lavoro e dell’organizzazione aziendale ad ogni livello.»«È un voto che parla al Paese, confermando la responsabilità e il valore di una lotta dura e difficile che è stata capace di difendere il lavoro e un pezzo decisivo del sistema industriale.»
Maurizio Landini
Segretario generale Fiom-Cgil
Landini racconta balle. Landini è dello stesso partito di Renzi: il Pd
I sì sono stati 1520 pari al 79,8 per cento; i no 386, pari al 20,2 per cento, le schede bianche sono 8, le nulle 37.
Il ricatto dei sindacalisti e del padrone ha vinto
I sindacalisti ancora una volta hanno fatto lega con il padrone e il governo per spegnere la rabbia operaia.
All’AST di Terni i licenziamenti sono diventati autolicenziamenti
Un operaio AST
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