Cgil condanna episodi violenza

Redazione di Operai Contro, la CGIL condanna, è meglio dire che la Camusso condanna Renzi e la Camusso sono dello stesso partito. ” La Cgil condanna con estrema fermezza gli episodi di violenza che si sono registrati oggi a Torino e Milano, specificando che quanto avvenuto non è in alcun modo associabile alle pacifiche manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia in occasione dello sciopero generale di Cgil e Uil. ” La Cgil ”invita, quindi, a distinguere bene quanto accaduto, per evitare che alla protesta dei tanti che sono scesi in piazza possa essere associata la violenza di […]
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Redazione di Operai Contro,

la CGIL condanna, è meglio dire che la Camusso condanna

Renzi e la Camusso sono dello stesso partito.

” La Cgil condanna con estrema fermezza gli episodi di violenza che si sono registrati oggi a Torino e Milano, specificando che quanto avvenuto non è in alcun modo associabile alle pacifiche manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia in occasione dello sciopero generale di Cgil e Uil. ” La Cgil ”invita, quindi, a distinguere bene quanto accaduto, per evitare che alla protesta dei tanti che sono scesi in piazza possa essere associata la violenza di pochi, che nulla hanno a che vedere con i lavoratori di Cgil e Uil che hanno pacificamente manifestato per esprimere la loro legittima protesta nei confronti delle scelte sbagliate di questo Governo”.

L’unica che non ha niente da vedere con i lavoratori saono la Camusso e gli altri sindacalisti

Per loro lo sciopero vuol dire che i lavoratori ci rimettono soldi. I sindacalisti ci inquadrano come pecore e poi andiamo a sentire la predica.

La rabbia dei giovani e degli studenti è una richiesta agli operai di porsi alla loro testa nella lotta contro i padroni

Viva la rabbia

Un operaio

 

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1 Comment

  1. campagnadiprimavera

    Questi comunicati sindacali dopo manifestazioni “irrequiete” li leggo da quarant’anni. Sempre le stesse parole, le stesse arrampicate sui vetri, la stessa manipolazione della realtà quotidiana. Nessun accenno alla vera violenza quotidiana e a buon mercato: quella del lavoro salariato. Quanta strada abbiano fatto le motivazioni dei pompieri rossi,rosa e gialli, la possiamo vedere nelle condizioni odierne degli operai che sono anni luce indietro a quelle di non tanto tempo fà, perché i padroni prosperano quando gli operai lavorano e fanno silenzio o, al massimo, “passeggiano” per chiedere democraticamente che gli venga almeno riconosciuto ciò che avevano già.