JOBS ACT

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO La Camera ieri, 25 novembre, ha approvato il famigerato “Jobs Act”: addio art.18 per i neoassunti, niente reintegra per i licenziamenti economici, via libera al demansionamento e al controllo a distanza dei lavoratori, cancellazione della cassa integrazione per le aziende in fallimento e contratto con lotteria a punti per i precari, tutti docile FORZA LAVORO alla carta, low cost. Lo ha fatto senza nemmeno ricorrere al voto di fiducia, è bastato appunto il solo disprezzo. Disprezzo verso la dignità degli uomini e delle donne che lavorano, nei confronti della vita di milioni di giovani. Solo un […]
Condividi:

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La Camera ieri, 25 novembre, ha approvato il famigerato “Jobs Act”:

addio art.18 per i neoassunti, niente reintegra per i licenziamenti economici, via libera al demansionamento e al controllo a distanza dei lavoratori, cancellazione della cassa integrazione per le aziende in fallimento e contratto con lotteria a punti per i precari, tutti docile FORZA LAVORO alla carta, low cost.

Lo ha fatto senza nemmeno ricorrere al voto di fiducia, è bastato appunto il solo disprezzo. Disprezzo verso la dignità degli uomini e delle donne che lavorano, nei confronti della vita di milioni di giovani.

Solo un parlamento, amministrazione controllata della Troika che ha messo al centro della sua attività il disprezzo per la condizione di chi lavora poteva approvare un provvedimento così regressivo socialmente, reazionario e meschino.

Dovrebbero solo vergognarsi coloro che con la loro tessera elettronica ieri hanno detto si alla cancellazione di un pezzo di civiltà di questo paese.

Guglielmo Epifani ex segretario generale Cgil, Cesare Damiano ex vice segretario Fiom, Valeria Fedeli ex segretaria generale tessili ora vice presidente del senato e tanti altri ex sindacalisti, hanno dato il proprio consenso a un atto criminale.

Lontani pure dalla tradizione laburista britannica i parlamentari di provenienza Cgil senza pudore non fanno neanche obiezione di coscienza di fronte ad un provvedimento che provoca dolore e rabbia nei loro ex rappresentati.

Insomma il loro sentire, la loro vista è ferma alla porta girevole dei C.d.A e degli scranni del parlamento.

…”noi non dimentichiamo”

operai/e Teatro alla Scala di Milano

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.