500 Operai (sotto procedura di licenziamento) della thyssenkrupp di Terni erano a Roma stavano per dirigersi al ministero (mise) per far sentire la loro protesta appena hanno cercato di spostarsi in via curtatone (via opposta alla staz. termini)sono stati manganellati selvaggiamente dalla polizia.
il messaggio è quanto mai evidente; gli operai delle fabbriche in crisi non devono manifestare la loro rabbia in piazza contro il governo. l’ordine per la polizia e’ picchiare se i sindacalisti non fermano gli operai. Il segr. della Fiom ha dichiarato che vuole le scuse ufficiali, ma da chi? perchè?
Il segr. della fiom e il segr. della Cgil hanno dichiarato che non vogliono le dimissioni diAlfano ministro dei manganellatori in divisa, vogliono un interrogazione, e questa la hanno avuta, in parlamento, tra gangster. la migliore risposta puo’ venireda gli operai stessi, tutti in sciopero contro chi picchia gli operai, governo e collaboratori, i partiti di governo e di finta opposizione sono in realtà tutti antioperai.
La Fiom e chi la dirige dovrebbe immediatamente fare delle azioni di scioperoe sprecare meno parole al vento, le botte sono state date, non tornano indietroQuello che puo’ essere utile e far vedere che una intera classe, quella degli operainon ci stà a farsi sfruttare e quando manifesta, picchiare, da gli energumeni in divisadel governo dei padroni. Ci si rivolge alla propria base non ai gangster dei padroni,
i politici si dovrebbero rintanare nelle topaie, di fornte a questi avvenimenti
Invece ancora si và avanti a dichiarazioni e incontri. bene hanno fatto gli operaia Genova e gli studenti a Napoli, contro le manganellate agli operai nell’eserciziodel loro diritto a manifestare, si sciopera e si manifesta. Vogliamo uno scioperoin tutte le regioni, particolarmente nelle grandi città e a forte concentrazione operaiail fatto che ancora non è stato indetto, gioca a grande sfavore (al di là delle belle chiacchere)
di chi detiene il distintivo di difendere gli operai, e a favore del governo che prende tempo.
gli Operai che stanno perdendo il posto di lavoro e tutti gli sfruttati nelle fabbrichetengano ben a mente, i fatti di roma di ieri, quando vorranno lottare davvero e sitroveranno come primi ostacoli da scavalcare tutti quei signori benpensanti con lo stipendio fisso da sindacalisti, che fanno da tappo, a tutte le nostre istanze. D’ora in poise non sono davvero tutti uguali, devono dimostrarlo seguendo cio’ che diciamo noi,
mentre invece si accumulano prove che NON fanno come diciamo, anche i piu’ radicali a parole.
Operai, concentriamo le nostre forze in fabbrica, quelle in crisi, occupiamolecon organizzazione e intelligenza, e quando scendiamo in piazza dimostriamola nostra coesione con le necessarie protezioni, da noi operai. Bisogna organizzarciin modo che gli elementi estranei di qualsiasi sigla, dalla fabbrica, che ci portano in giro come le pecore, non decidano per noi, dunque gli elementi piu’decisi e onesti della fabbrica devono essere alla nostra testa. La musica per governo renzi e padroni al seguito cambierebbe un bel po’.
un operaio
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