I PADRONI HANNO PAURA

Redazione di Operai Contro, La dichiarazione di guerra del criminale USA Obama, i suoi bombardamenti sulla popolazione civile hanno esteso la guerra in gran parte del mondo La crociata di Obama è destinata alla sconfitta Lo Stato islamico con una folgorante offensiva, dal giugno scorso ha conquistato un territorio che spazia dalla Siria nordorientale all’Iraq nordoccidentale. In quest’area, estesa quasi quanto il Regno Unito, ha creato un Califfato, un’organizzazione radicata in tutti gli aspetti della vita quotidiana: sociali, culturali ma anche economici. Sempre più movimenti mussulmani sparsi per il mondo hanno annunciato la loro alleanza con lo Stato islamico […]
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Redazione di Operai Contro,

La dichiarazione di guerra del criminale USA Obama, i suoi bombardamenti sulla popolazione civile hanno esteso la guerra in gran parte del mondo

La crociata di Obama è destinata alla sconfitta

Lo Stato islamico con una folgorante offensiva, dal giugno scorso ha conquistato un territorio che spazia dalla Siria nordorientale all’Iraq nordoccidentale. In quest’area, estesa quasi quanto il Regno Unito, ha creato un Califfato, un’organizzazione radicata in tutti gli aspetti della vita quotidiana: sociali, culturali ma anche economici.

Sempre più movimenti mussulmani sparsi per il mondo hanno annunciato la loro alleanza con lo Stato islamico impegnandosi a seguirne i precetti e le direttive.

Nei paesi occidentali e in USA molta popolazione è mussulmana

Il Gruppo di al Qaeda nel magreb islamico (AQIM) è uno dei network jihadisti più spietati, che agisce nei territori desertici del Sahel ( Mali, Niger, Algeria e anche in Mauritania). Da poco anche l’Aqim è uscito allo scoperto dichiarando in un video il sostegno, e l’alleanza, all’Isis. Il leader del gruppo, Abu Abdullah Othman al-Assimi, ha criticato i membri di Aqim che non si sono esposti apertamente in favore del Califfato. L’Aqim ha giustiziato un cittadino Tuareg in Mali accusato di complicità con i Paesi che hanno aderito alla coalizione internazionale contro l’Isis.

I “Talebani d’africa” di Boko Haram  vogliono instaurare un Califfato islamico in tutta la Nigeria.
Lo scorso luglio Abubakar Shekau, il leader di Boko Haram, ha dichiarato il pieno sostegno al Califfato. Seguendo l’esempio dell’Isis, in settembre il gruppo ha lanciato un’offensiva negli stati nigeriani di Adamawa e di Borno, dichiarando la creazione di uno stato islamico nella città di Gwoza.

Abu Sayyaf, anche conosciuto come al-Harakat al-Islamiyya, è uno dei diversi gruppi separatisti islamici, con base attorno alle isole a sud delle Filippine, in Bangsamoro (Jolo, Basilan e Mindanao).

Il suo obiettivo è la creazione di uno stato islamico nel sud delle Filippine. Abu Sayyaf tiene in ostaggio due turisti tedeschi e ha minacciato di decapitarne uno se la Germania non pagherà entro il 10 ottobre un riscatto di 5,6 milioni di dollari e non interromperà ogni sostegno all’operazione lanciata dagli Stati Uniti contro l’Isis

Attivo soprattutto nelle regioni desertiche dello Yemen, meglio conosciuta come al-Qaeda nella Penisola arabica (Aqap), è probabilmente il gruppo qaedista più pericoloso e anti-occidentale. In estate, Mamoun Hatem’s, leader di in Ansar al-Sharia in Yemen, ha stretto un’alleanza con il califfato guidato da Abu Bakr al Baghdadi, ma già da prima ne aveva sostenuto la causa. Anche le costole di Ansar al Sharia in Libia e in Tunisia sostengono la causa dell’Isis, pur non avendo dichiarato esplicitamente la loro alleanza. Tuttavia il leader di Ansar al-Sharia in Tunisia si è recato in Siria proclamando un’alleanza con il Califfato.

Una dichiarazione di alleanza è arrivata anche da un gruppo di talebani presenti nel Karashan, regione del Pakistan,

Anche il gruppo jihadista algerino «Jund al-Khilafa,  ha abbracciato la causa del califfo al Baghdadi.

In Egitto, nella regione del Sinai, agiscono piccole cellule di jihadisti, anch’essi fedeli alla causa dell’Isis,

Un lettore

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