LA CGIL SOSTIENE RENZI E PRENDE PER IL CULO GLI OPERAI

Redazione di Operai Contro, Il gangster Renzi tira dritto: “Il mio impegno è chiaro: realizzare le riforme indipendentemente dalle reazioni”,  “La riforma del mercato del lavoro in Italia è una priorità e se i sindacati sono contro per me questo non è un problema”. La Cgil apre sull’articolo 18 e il premier Matteo Renzi, da New York, assicura: la riforma del mercato del lavoro “non è rinviabile”. Renzi insiste sull’importanza del Jobs act, da portare a casa in tempi stretti, e dopo la spaccatura interna al Pd sancita dai sette emendamenti presentati dalla minoranza, in Senato, chiarisce che “parliamo […]
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Redazione di Operai Contro,

Il gangster Renzi tira dritto: “Il mio impegno è chiaro: realizzare le riforme indipendentemente dalle reazioni”,  “La riforma del mercato del lavoro in Italia è una priorità e se i sindacati sono contro per me questo non è un problema”.

La Cgil apre sull’articolo 18 e il premier Matteo Renzi, da New York, assicura: la riforma del mercato del lavoro “non è rinviabile”. Renzi insiste sull’importanza del Jobs act, da portare a casa in tempi stretti, e dopo la spaccatura interna al Pd sancita dai sette emendamenti presentati dalla minoranza, in Senato, chiarisce che “parliamo con tutti” ma anche che, dopo il voto della direzione, tutto il Pd dovrà adeguarsi. “Lunedì presenterò in direzione le mie idee” sulla riforma del lavoro, che “sono condivise”, poi “ci sarà un dibattito: si discute e alla fine si decide, si vota e si fa tutti nello stesso modo, si va tutti insieme”.

Il dibattito sull’articolo 18 resta acceso, non solo sul fronte politico. Da un lato, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, sostiene che l’articolo 18 “sta creando disagi sociali e disuguaglianze: questa – dice – non è giustizia” e che la riforma del mercato del lavoro è un segnale. Dall’altro, il numero uno della Cgil, Susanna Camusso, continua a difendere il diritto al reintegro, convinta che cancellare l’articolo 18 significhi rendere il lavoro “più servile”, ma apre sulla possibilità di discutere il numero degli anni in cui lasciarlo ‘sospeso’: “Capisco che ci sia una stagione” in cui “l’articolo 18 non vale” ma è necessario “che sia transitoria”, perché “tre anni e sette anni non sono la stessa cosa”. Dopo, però, tutti devono avere una tutela piena.

Operai,

ormai da anni grazie ai sindacalisti come la Camusso veniamo licenziati in massa

I padroni non assumono anche se non c’è l’art 18

Due giorni fa gli operai di trenta  nel Modenese hanno protestato seguendo le direttive della CGIL

Sono stati presi per il culo

Operai

o ci organizziamo e lottiamo per impedire l’ulteriore facilità che  Renzi vuole dare ai padroni per il licenziamento

o continueremo a farci bastonare

Operai solo organizzando il Partito Operaio potremo condurre la  guerra senza quartiere contro i padroni

Basta con le lacrime alla guerra

Un operaio di Torino

 

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