Electrolux:L’accordo visto dal Messagero Veneto

Redazione di Operai Contro, i battaglioni della stampa padronale sono al lavoro Devono far ingoiare l’accordo Electrolux agli operai Ecco cosa scrive Il Messagero Veneto Un operaio Electrolux   Electrolux, accordo senza alternative Ieri le assemblee a Porcia sul piano triennale: resta la preoccupazione per il dopo 2017. Giovedì l’esito del referendum di Elena Del Giudice PORDENONE. La consapevolezza che, probabilmente, un’altra intesa non sarebbe stata possibile. L’incertezza di un futuro prossimo, che guardi oltre il 2017. Il timore degli esuberi che, sia pure mitigati, si andranno a generare a scadenza. L’impatto di un piano che, per quanto cerchi […]
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Redazione di Operai Contro,

i battaglioni della stampa padronale sono al lavoro

Devono far ingoiare l’accordo Electrolux agli operai

Ecco cosa scrive Il Messagero Veneto

Un operaio Electrolux

 

Electrolux, accordo senza alternative

Ieri le assemblee a Porcia sul piano triennale: resta la preoccupazione per il dopo 2017. Giovedì l’esito del referendum

di Elena Del Giudice

PORDENONE. La consapevolezza che, probabilmente, un’altra intesa non sarebbe stata possibile. L’incertezza di un futuro prossimo, che guardi oltre il 2017. Il timore degli esuberi che, sia pure mitigati, si andranno a generare a scadenza.

L’impatto di un piano che, per quanto cerchi di riconoscere la specificità di questo stabilimento, non lo mette più al centro dell’impero. Sentimenti contrastanti tra i lavoratori Electrolux di Porcia che ieri, per la prima volta dopo la sigla della bozza di accordo, ne hanno appresi i dettagli. Le assemblee, tenute dai coordinatori nazionali di Fim Fiom e Uilm, sono state partecipate, sia sotto l’aspetto meramente numerico, sia sotto quello degli interventi e delle richieste di chiarimenti. Segnale evidente dell’apprensione dei lavoratori di Porcia, quelli che più hanno lottato per cercare un accordo che evitasse la possibile chiusura della fabbrica.

«E’ stato l’accordo possibile – lo definisce Gianluca Ficco, coordinatore Uilm per Electrolux – ed è importante per Porcia. E’ evidente – rimarca – che è un accordo difensivo e, come accade in tutte le vertenze, è buono nel momento in cui nessuna delle parti ottiene tutto quel che si era prefissa. Io credo – conclude – che tra i lavoratori vi sia la consapevolezza, dunque, che questo è un accordo difensivo di grande importanza».

«Al di là delle perplessità, che riguardano più le garanzie rispetto a quel che accadrà dal 2018, che credo oggettivamente nessuno possa dare, ho visto molta attenzione e molta partecipazione – è la considerazione di Maurizio Geron, coordinatore nazionale Fim -. Le Rsu hanno condiviso la proposta di intesa e ritengo sia presente un grande senso di responsabilità.

E’ vero – riconosce Geron – che esiste il problema delle eccedenze, che a oggi è rilevante. Ma bisogna tenere conto anche del progetto di ricollocamento per 150 persone e dell’impegno scritto di Electrolux che, non dovesse andare in porto questa iniziativa, comunque si farà carico di questi esuberi. Altra questione sono i volumi, oggi stimati al minimo e che devono crescere, legati a prodotti nuovi che il gruppo realizzerà solo a Porcia. Mi pare una garanzia importante. Ricordo che non si difende l’occupazione in quanto tale ma lo si fa se hai prodotti validi».

«C’è tra i lavoratori la consapevolezza che abbiamo fatto una battaglia lunga e difficile e il clima mi è parso buono. Si è discusso – aggiunge Stefano Zoli, coordinatore nazionale Fiom – dei punti di caduta dell’accordo, che sono stato il risultato della mediazione possibile».

Nessuna previsione sull’esito del referendum: «non mi sbilancio in pronostici – è la risposta di Zoli -, l’ultima parola spetta ai lavoratori».

Ieri Porcia, venerdì ad avviare l’iter delle consultazioni con i lavoratori era stata Forlì, oggi tocca a Susegana domani chiude Solaro e sempre domani si aprono i seggi per il referendum.

Si vota in tutti e 4 gli stabilimenti fino a giovedì alle 13, quindi lo spoglio. Salvo imprevisti, in serata dovrebbe venire ufficializzato l’esito del voto dei lavoratori. Nessuna consultazione è esente da sorprese. Basandosi su fredde e razionali analisi, per Porcia il “sì” significherebbe certezze per tre anni e tre anni di tempo per costruire il futuro a venire.

L’alternativa a questa intesa potrebbe risultare drammatica. Anche Susegana porta a casa risultati migliori rispetto all’annuncio, ma qui c’è un’area contraria all’intesa, così come esiste a Forlì. Quanto significative siano queste aree, lo dirà l’esito del voto.

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