Riuscito il picchetto ai magazzini Carrefour di Pieve Manuele

Oltre 70 operai hanno dato vita ad un blocco totale della circolazione di merci presso il magazzino Carrefour di Pieve Emanuele a fronte di 25 licenziamenti e della cancellazione di buona parte dei diritti (scatti, livelli, ticket, malattia, collocazione fissa) conquistati negli anni dai 100 operai “salvati” dall’accordo di cambio appalto siglato da CGIL-CISL-UIL a inizio marzo (NB: non è supefluo sottolineare che, patre intgrante dell’accordo è stata una lista di 25 nomi da espellerel proponendo loro una collocazione altrove a stipendio dimezzato) Appoggisti das una conquantina di operai provenienti dalla SDHl e dalla SDA di Carpiano, gli operai […]
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Oltre 70 operai hanno dato vita ad un blocco totale della circolazione di merci presso il magazzino Carrefour di Pieve Emanuele a fronte di 25 licenziamenti e della cancellazione di buona parte dei diritti (scatti, livelli, ticket, malattia, collocazione fissa) conquistati negli anni dai 100 operai “salvati” dall’accordo di cambio appalto siglato da CGIL-CISL-UIL a inizio marzo (NB: non è supefluo sottolineare che, patre intgrante dell’accordo è stata una lista di 25 nomi da espellerel proponendo loro una collocazione altrove a stipendio dimezzato)

Appoggisti das una conquantina di operai provenienti dalla SDHl e dalla SDA di Carpiano, gli operai licenziati hanno tenuto testa alle pressione dei dirigenti di Carerfour a loro volta blandamente appoggiati dalle forze dell’ordine accorse sul luogo.

Per oltre 6 ore una quarantina di camion (all’esterno, come all’interno) sono rimasti fermi davanti o dietro ai cancelli.
UNJo spiraglio di soluzione emerge alle 14 quando sollecitata dalle stesse forze dell’ordine, la prefettura convoca per ore 18 di oggi strsso, un tavolo di trattativa con la presenza del SI.Cobas, della Carrefour e del consorzio Geco

Ancora una volta la determinazione degli operai in lotta e la solida<rietà di classe hanno permesso di bucare il muro di gomma rappresentato dall’arroganza di un padronato che determina (e cerca di sfruttare) la propria crisi economica scaricandola sugli operai per continuare a mantenere inalterati, a nzi incrementare, i propri profitti

Siamo praticamente certi che l’incontro di oggi non produrrà altro che giustificazioni da parte padronale delle proprie scelte. Siamo altresì convinti che oggi si è fatto uno passo avanti rispetto ad una vertenza che assume necessariamente una dimensione nazionale a fronte della decisione politca di Carrefour di tagliare del 30% il costo della forza lavoro sull’intera filiera (int.le), chiamando direttamernte in causa tutti i magazzini su cui, come Cobas, stiamo sviluppando il nostro intervento /S.Cristina, Cameri, Assago, Torino, Treviso) con la prospettiva di una giornata di sciopero nazionale che unifichi l’insieme della vertenza

SI.COBAS

PS: Un sentito ringraziamento (di classe) alle “tigri” di SDA e DHL che, reduci da accordi che hanno consentito di giungere, nei fatti, alla piena applicazione del CCNL, e dopo un’intera notte di lavoro, hanno sentito l’esigenza di erigersi a sindacato e determinare con la propria presenza, l’esito positivo del picchetto di questa mattina

 

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1 Comment

  1. SdB_Pavia

    L’incontro di venerdì alle 18 in Prefettura a Milano con Carrefour e consorzio GECO come prevedibile NON ha prodotto alcun risultato,anzi: i 24 licenziati dalla coop a Pieve Emanuele sono stati individuati, per bocca padronale, per “scarsa produttività e conteggio dei giorni di malattia”. Viene da rispondere che ora non esiste neanche più quella, con i primi 3 giorni di mutua completamente GRATIS. CGIL-CISL-UIL hanno dato e poi tolto.

    Presente ieri pomeriggio in Corso Monforte con Fabio Zerbini del S.I. COBAS anche la rappresentanza da Pavia.

    CI SI RIVEDE DAVANTI AI CANCELLI.