VENDOLA L’AMICO DEL MAZZIERE DI RIVA E’ UNO SMEMORATO

Redazione di Operai Contro, Vendola è uno smemorato. Non ricorda quando rideva con il mazziere Archinà. Non ricorda tutti i favori che ha fatto all’assassino Riva Il gangster pugliese non ricorda Un operaio dell’ILVA di Taranto   FRANCESCO CASULA TARANTO – Un interrogatorio denso di «non ricordo». Un verbale di 156 pagine dal quale si evince come il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, abbia provato con tutte le sue forze a ricostruire il contesto in cui ha lavorato a favore di Taranto e dei tarantini senza, tuttavia, riuscire a convincere i pm, guidati dal procuratore Franco Sebastio e […]
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Redazione di Operai Contro,

Vendola è uno smemorato. Non ricorda quando rideva con il mazziere Archinà. Non ricorda tutti i favori che ha fatto all’assassino Riva

Il gangster pugliese non ricorda

Un operaio dell’ILVA di Taranto

 

FRANCESCO CASULA
TARANTO – Un interrogatorio denso di «non ricordo». Un verbale di 156 pagine dal quale si evince come il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, abbia provato con tutte le sue forze a ricostruire il contesto in cui ha lavorato a favore di Taranto e dei tarantini senza, tuttavia, riuscire a convincere i pm, guidati dal procuratore Franco Sebastio e dall’aggiunto Pietro Argentino, della sua innocenza. I magistrati chiedono date, nomi, riunioni, contatti e la risposta è molto spesso la stessa: «non ricordo».

Come quando il pm Argentino (A) chiede al presidente Vendola (V) dei rapporti tra Girolamo Archinà e alcuni uomini del suo staff. «A: Se per esempio Archinà in qualche incontro le avesse detto, le avesse chiesto di incontrare Assennato, di incontrare Manna, non lo so, se le risu!ta in qualche modo. Se non le risulta risponde: “no” e basta, non è un problema. V: «Non mi ricordo. Francamente non ricordo, giudice». A: «Non ricorda, va bene. Le risultano in quel periodo contatti tra componenti della Commissione Aia ed il professor Assennato?» V: «Anche questa è una domanda a cui non posso rispondere perché non so rispondere». A: «E lei ha mai avuto contatti con qualche componente di questa Commissione?» V: «Credo di no. Non lo so se…» A: «II nome dell’avvocato Pelaggi le dice nulla?» V: «Mi è diventato noto soltanto dalla lettura dei giornali ed all’esito dell’inchiesta giornalistica». A: «E il nome dell’ingegner Ticali, presidente della commissione, le dice nulla?» V: «No».

I magistrati, quel 23 dicembre, chiedono dei contatti tra il presidente e l’avvocato del Gruppo Riva, Francesco Perli, accusato di associazione a delinquere con i proprietari della fabbrica. A: «Allora, ritornando all’avvocato Perli, lei mi ha detto di averla conosciuto, però non ricorda dove?» V: «Non lo ricordo». A: «Non ricorda dove. Ma almeno l’occasione? In che occasione? È venuto lui a trovarla, vi siete incontrati..?» V: «Non ricordo, giudice». A: «Non ricorda. Ecco, questa domanda: ricorda se con l’avvocato Perli lei ha mai parlato dei lavori della Commissione Aia?» V: «Non lo ricordo».

Infine il procuratore aggiunto Argentino chiede delucidazioni sul tavolo tecnico del benzo(a)pirene e del ruolo del sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, e dell’ex presidente della Provincia, Gianni Florido. A: «Ritorniamo però al sindaco Stefano e a Florido. Le risulta se comunque queste persone si sono interessate anche a luglio del 2010, parlo del 22 luglio 2010, del tavolo tecnico sui benzo(a)pirene?» V: «No, non… non sono assolutamente in grado di ricordarlo. Immagino di sì, anche perché il benzo(a)pirene quando esplode, quando esplode soprattutto a partire…» A: «22 luglio 2010». V: «… diventa un problema di cui discute la città». A: «Si, ma lei con queste persone ne ha parlato, con Florido, con Stefano di questo argomento? Questa è la domanda. E se si, se ne ha parlato, che cosa vi siete detti? Se ricorda qualcosa». V: «No. Guardi giudice, io con … penso che la materia l’abbia trattata direttamente Nicastro».

ILVAOPERAIO

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