UCRAINA: I BORGHESI HANNO PAURA

Scontri nella notte, 26 morti e 240 feriti. Nella notte gli scontri a Kiev hanno fatto salire il numero di morti fino a 26, secondo il ministero della Salute. Tra i 241 feriti loro ci sono 79 poliziottie cinque giornalisti. Gli  scontri sono cominciati di mattina, quando i manifestanti hanno marciato in direzione del Parlamento per protestare contro la decisione dei deputati di rinviare la discussione in aula sulle riforme costituzionali che dovrebbero limitare i poteri presidenziali. La polizia è intervenuta per fermare la marcia. I dimostranti hanno lanciato sassi contro gli agenti e hanno dato fuoco a diversi furgoni che bloccavano il loro percorso; in risposta la polizia in tenuta antisommossa ha usato granate […]
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Scontri nella notte, 26 morti e 240 feriti. Nella notte gli scontri a Kiev hanno fatto salire il numero di morti fino a 26, secondo il ministero della Salute. Tra i 241 feriti loro ci sono 79 poliziottie cinque giornalisti.

Gli  scontri sono cominciati di mattina, quando i manifestanti hanno marciato in direzione del Parlamento per protestare contro la decisione dei deputati di rinviare la discussione in aula sulle riforme costituzionali che dovrebbero limitare i poteri presidenziali.
La polizia è intervenuta per fermare la marcia. I dimostranti hanno lanciato sassi contro gli agenti e hanno dato fuoco a diversi furgoni che bloccavano il loro percorso; in risposta la polizia in tenuta antisommossa ha usato granate stordenti e lacrimogeni, sparando .

Nel primo pomeriggio, poi, l’ultimatum delle autorità ai manifestanti: fermare le violenze o ci sarà un intervento per ripristinare l’ordine. I dimostranti sono rimasti per le strade e a quel punto la polizia ha fatto irruzione a piazza Indipendenza, nota anche come il Maidan, utilizzando cannoni ad acqua e granate stordenti. Con i megafoni gli agenti hanno invitato donne e bambini a lasciare la piazza dicendo che era in corso un’operazione antiterrorista.

Intanto il leader dell’opposizione Vitaly Klitschko ha arringato i circa 20mila manifestanti rimasti nell’area assicurando che la folla sarebbe rimasta in piazza. Ieri sera le forze dell’ordine hanno anche chiuso le stazioni della metropolitana nel centro di Kiev.

Il popolo Ucraino lancia a tutti gli sfruttati e oppressi del mondo l’appello alla rivolta.

Basta con i gangster di qualsiasi colore siano

Basta con le democrazie parlamentari

Se si vuole protestare occorre avere il coraggio di farlo
I borghesi di tutto il mondo hanno paura dell’esempio del popolo Ucraino
Temono che l’esempio del popolo Ucraino possa diffondersi.
Fanno pressioni sul presidente della Repubblica Ucraina perché accetti in parte le richieste dei rivoltosi.

 I ministri degli Esteri di Francia, Germania saranno giovedì mattina a Kiev con il loro omologo polacco per tentare una mediazione

Per il ministro degli Esteri Emma Bonino: “La gravità degli scontri in corso a Kiev pone il popolo ucraino di fronte ad una situazione drammatica, di una violenza inaccettabile che come europei condanniamo con estrema fermezza. È con massima preoccupazione che va considerato – e scongiurato – il rischio concreto di una guerra civile alle porte dell’Unione Europea.

I gangster  italiani hanno paura

Catherine Ashton ha convocato una riunione straordinaria del Comitato Politico e di Sicurezza della Ue (Cops) per il “tragico deterioramento della situazione in Ucraina” in vista di sanzioni. Il consiglio dei ministri degli esteri europei è stato fissato per giovedì alle 14: “Tutte le opzioni saranno esplorate, comprese misure restrittive contro i responsabili della repressione e delle violazioni dei diritti umani”. ”È stato con choc e sgomento che abbiamo seguito gli sviluppi nelle ultime 24 ore in Ucraina” dichiara Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, presentando le condoglianze della Ue alle vittime e alle loro famiglie ed aggiungendo che “non c’è alcuna circostanza che possa legittimare o giustificare tali scene”. La Ue, continua, “condanna nel modo più forte possibile l’uso della violenza come modo per risolvere una crisi politica e istituzionale”. In una telefonata a Yanukovich Barroso ha chiesto “l’immediato stop della violenza”. La Ue “è pronta a reagire fermamente ad un ulteriore deterioramento della situazione”.

I gangster dell’europa hanno paura

La Francia considera che rispetto all’attuale situazione “delle sanzioni individuali devono essere esaminate” ha detto il presidente francese, François Hollande, citato dalla portavoce del governo di Parigi, Najat Vallaud-Belkacem. Dall’Eliseo la condanna del capo dello Stato: le violenze della polizia sono “inaccettabili” e devono “cessare immediatamente”.

Il gangster Hollande ha paura

Il ministero degli Esteri della Russia denuncia invece un tentativo di “colpo di Stato” in Ucraina ed ha dichiarato di “esigere” dai leader dell’opposizione nel Paese lo stop alle violenze.

Il gangster Putin ha paura

“Con animo preoccupato – ha detto Papa Francesco – seguo quanto in questi giorni sta accadendo a Kiev. Assicuro la mia vicinanza al popolo ucraino e prego per le vittime delle violenze, per i loro familiari e per i feriti. Invito tutte le parti a cessare ogni azione violenta e a cercare la concordia e la pace del Paese”.

Francesco chiede ai rivoltosi di fermarsi

La situazione ucraina desta preoccupazione non solo nell’Unione europea ma anche negli Usa. Il vice presidente degliStati UnitiJoe Biden, ha telefonato al presidente ucraino Viktor Yanukovych invitandolo a ritirare le forze del governo e a esercitare la massima moderazione.

I gangster USA hanno paura

I gangster hanno paura quando il popolo ricorre alla violenza

Un osservatore

 

 

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