ARMAMENTI E POTENZE

Armamenti, Asia, MO, potenze Gfp     140206 I futuri mercati di guerra + Faz   140205 Produzione di armamenti – Cinesi, russi e sauditi si armano molto velocemente + Die Welt     140203 Il predominio cinese scatena la corsa agli armamenti in Asia  Analisi IHS Jane’s Annual Defence Budgets Review (rivista/agenzia britannica, acquisita nel 2007 dal gruppo americano IHS, specializzata su questioni della Difesa, raccoglie i bilanci di 77 dei maggiori acquirenti statali, pari al 97% del mercato mondiale).  –  Nel 2014, per la prima volta dal 2009, aumenterà la spesa militare globale. –  Quattro dei cinque mercati in maggior crescita per […]
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Armamenti, Asia, MO, potenze

Gfp     140206

I futuri mercati di guerra

+ Faz   140205

Produzione di armamenti – Cinesi, russi e sauditi si armano molto velocemente

+ Die Welt     140203

Il predominio cinese scatena la corsa agli armamenti in Asia

 Analisi IHS Jane’s Annual Defence Budgets Review (rivista/agenzia britannica, acquisita nel 2007 dal gruppo americano IHS, specializzata su questioni della Difesa, raccoglie i bilanci di 77 dei maggiori acquirenti statali, pari al 97% del mercato mondiale).

 –  Nel 2014, per la prima volta dal 2009, aumenterà la spesa militare globale.

–  Quattro dei cinque mercati in maggior crescita per spesa sono in MO; nell’ultimo decennio, l’Arabia Saudita, ad es., ha triplicato la sua spesa.

–  Un indicatore dello spostamento geopolitico verso Oriente sono gli alti bilanci militari dell’Asia;

 

 

–  Hanno aumentato il loro bilancio militare Australia, Sud Corea, India e Giappone; il solo governo giapponese a fine 2013 ha deciso l’acquisto di armi per €174MD.

 

–  MA, anche se si prevede che nel 2121 i paesi non-Nato supereranno i paesi Nato per bilancio Difesa, (un segnale di riequilibrio dopo il crollo dell’Urss),

–  non è prevedibile per alcuni decenni che i paesi non-occidentali riescano a raggiungere anche la superiorità militare,

–  lo stesso vale per l’industria della Difesa: 40 dei 100 maggiori gruppi del settore sono nordamericani e 30 appartengono all’Europa Occidentale;

–  nel 2012 la loro quota nel commercio globale degli armamenti dei 100 maggiori gruppi era di quasi l’86,2%.

–  Jane’s colloca ancora gli Usa al primo posto internazionale per spesa militare, con il 39% della spesa militare complessiva (la ulteriore riduzione della spesa militare statale provoca forti perdite per i maggiori gruppi americani)

–  al 2° posto la UE;

–  tendenza analoga i bilanci militari dei 28 paesi Nato, che solo nel 20121 spenderanno un po’ meno degli altri 6/7 dei paesi Onu.

 

 

–  USA ed Europa stanno riducendo il bilancio militare.

–  Per il 2020 si prevede per l’Asia una quota del 28% della spesa militare globale, pari a €350MD.

 

–  (dati Jane’s) Russia, Cina e India, Arabia Saudita e Oman hanno fortemente aumentato il proprio bilancio militare, e anche nel prossimo futuro saranno i maggiori motori dell’industria degli armamenti.

 

 

–  Per mantenere questo passo entro il 2016 la Russia dovrà aumentare la sua spesa militare fino al 44% l’anno. La Russia ha già deciso un aumento del bilancio militare a circa €73MD per il 2016, nel 2013 essa era il terzo maggior acquirente di armamenti dopo USA e Cina.

–  Si prevede che nel 2015 la spesa militare della Cina sarà di circa $159,6MD (€118MD), superando di circa $10MD la somma di GB, Francia e Germania $149MD (€110MD).

 

 

–  Se si aggiunge la spesa per Ricerca e Sviluppo la Cina ha ora il 9% della spesa militare globale, 10 volte quella di Taiwan

 

 

–  Sono soprattutto i gruppi nazionali a trarre profitto da questa corsa agli armamenti. I sei maggiori produttori russi hanno aumentato del 28% le vendite (Sipri).

 

 

SEGUONO GRAFICI SU VENDITA ARMAMENTI

 

L’industria tedesca degli armamenti è da diversi anni al 3° posto mondiale per esportazioni; essa ha da tempo iniziato ad orientarsi verso questi mercati; dove nel 2012 si trovavano 5 dei 10 maggiori acquirenti di armi tedesche: 2012 Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti (EAU), Algeria, Sud Corea e Singapore.

 

 

–  Per imporsi contro la concorrenza internazionale i gruppi tedeschi intendono esportare interi impianti per la produzione di armamenti; c’erano già state esperienze di questo tipo, con il regime birmano e con quello iraniano al tempo dello scià, con licenze per la produzione di armi del gruppo Heckler  und Koch, in seguito revocate dal governo tedesco.

–  inoltre vengono introdotti nuovi modelli di affari: Rheinmetall AG ha creato una joint venture con Ferrostaal GmbH, che ha maggiori collegamenti con mercati dove finora l’accesso per Rheinmetall era limitato; i due gruppo posseggono entrambi il 50% del nuovo gruppo Rheinmetall International Engeneering GmbH, che progetta la costruzione di grandi impianti di produzione di armamenti in paesi terzi. Oltre ai paesi arabi si pensa a paesi asiatici e al Sud America.

–  Altri mercati a cui accedono i gruppi degli armamenti tedeschi tramite filiali: Rheinmetall ha il 51% del sudafricano Rheinmetall Denel Munition Ltd (munizioni di artiglieria, testate, bombe per aerei, etc.);

–  i mercati di questo gruppo tedesco-sudafricano sono oltre il Sudafrica, l’Asia, il MO, e il Sudamerica, dove l’anno prossimo intende avviare un’offensiva.

–  Intende rafforzare la presenza in Russia, mercato promettente. Rheinmetall sta costruendo un centro esercitazioni nella regione del Volga, dove si addestreranno fino a 30 000 soldati/anno

–  Gli Usa rimangono di massimo interesse, dove con una filiale Rheinmetall ha venduto ad esempio munizioni per le Special Operations Forces e per la Marina statunitense; che ha ordinato mitragliatrici M27 al gruppo Heckler und Koch.

–  Per Hecker und Koch gli Usa sono al secondo posto (€31MD) per fatturato dopo la Germania (€41MD); vi opera con la filiale Heckler and Koch Defense LLC.

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