Goodyear,due dirigenti continuano a essere intrappolati dagli operai

Redazione di Operai Contro, Uno pneumatico da trattore alto due metri è piazzato davanti alla porta della sala riunioni della Goodyear di Amiens, nel Nord della Francia. È il modo – efficace anche simbolicamente – scelto dagli operai per bloccare all’interno della fabbrica il direttore della produzione Michel Dheilly e il direttore delle risorse umane Bernard Glesser, Sequestrati dalle 10:30 di lunedì 6 gennaio. «Vogliamo mettere pressione sulla direzione e tornare al tavolo delle trattative – ha detto alla Afp Franck Jurek, sindacalista della Cgt – L’obiettivo è vedere se qualcuno è interessato ad acquistare lo stabilimento, e se […]
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Redazione di Operai Contro,

Uno pneumatico da trattore alto due metri è piazzato davanti alla porta della sala riunioni della Goodyear di Amiens, nel Nord della Francia.

È il modo – efficace anche simbolicamente – scelto dagli operai per bloccare all’interno della fabbrica il direttore della produzione Michel Dheilly e il direttore delle risorse umane Bernard Glesser,

Sequestrati dalle 10:30 di lunedì 6 gennaio. «Vogliamo mettere pressione sulla direzione e tornare al tavolo delle trattative – ha detto alla Afp Franck Jurek, sindacalista della Cgt – L’obiettivo è vedere se qualcuno è interessato ad acquistare lo stabilimento, e se non arriva nessuna offerta, procedere con un piano di partenze volontarie per tutti, che preveda molti soldi».

Goodyear, i dirigenti bloccati per protesta con un pneumatico gigante

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Il 31 gennaio scorso la direzione del colosso americano dei pneumatici Goodyear ha annunciato la chiusura della fabbrica, che dà lavoro a 1.173 operai. Dopo una lunga battaglia giudiziaria che ha visto il sindacato sempre perdente, la Cgt aveva in mattinata un nuovo appuntamento con il direttore ma tutta la squadra del fine settimana, ovvero 200 dipendenti, si è presentata per convincere i manager a venire incontro alle richieste dei lavoratori. Poco dopo l’inizio del colloquio, è scattato il sequestro. «Stiamo andando a cercare materassi e tutto quanto può servire per passare la notte, da qui non si muove nessuno per quattro o cinque giorni», ha aggiunto Jurek.

La vicenda della Goodyear di Amiens è diventata un caso importante per molti motivi: proprio qui l’allora candidato presidenziale François Hollande promise in campagna elettorale una legge contro i cosiddetti licenziamenti di convenienza borsistica, quelli decisi non perché una fabbrica non è redditizia ma al puro scopo di fare salire le azioni (la Cgt sostiene che i ricavi di Amiens negli ultimi mesi sono aumentati del 51%).

In attesa che il governo prenda posizione, i due dirigenti Goodyear restano bloccati dal pneumatico gigante. Tanto che la direzione centrale di Goodyear Francia ha richiamato «al rispetto della legge e alle loro responsabilità» gli autori del sequestro e «condanna fermamente ogni forma di violenza». In una nota, l’azienda conferma che «due dei dirigenti della fabbrica di Amiens sono privati della loro libertà di movimento all’interno del sito (…). Questo tipo di iniziativa, sempre condannabile – conclude il testo – è particolarmente inopportuna e controproducente in un momento in cui le energie devono concentrarsi sul futuro dei dipendenti colpiti dal piano di riorganizzazione in corso».

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