I lavoratori Lupini in balia degli eventi

Redazione di Operai contro, Sembra di ascoltare un disco rotto, ma sono ormai tantissime le aziende nella bergamasca che percorrono la stessa strada. Crisi, vera o presunta, cassa integrazione, fallimento, acquisto da parte di grossi gruppi aziendali e accordi sindacali al ribasso per tentare di reintegrare una parte dei lavoratori. Per gli altri c’è la cassa integrazione, quando va bene, oppure tanti saluti. E’ successo anche alla Lupini Targhe di Pognano, azienda con circa 230 dipendenti che si occupa di rivestimenti in alluminio e plastica per auto. I lavoratori si sono trovati ad affrontare prima il ritardo del pagamento […]
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Redazione di Operai contro,

Sembra di ascoltare un disco rotto, ma sono ormai tantissime le aziende nella bergamasca che percorrono la stessa strada. Crisi, vera o presunta, cassa integrazione, fallimento, acquisto da parte di grossi gruppi aziendali e accordi sindacali al ribasso per tentare di reintegrare una parte dei lavoratori. Per gli altri c’è la cassa integrazione, quando va bene, oppure tanti saluti.

E’ successo anche alla Lupini Targhe di Pognano, azienda con circa 230 dipendenti che si occupa di rivestimenti in alluminio e plastica per auto.

I lavoratori si sono trovati ad affrontare prima il ritardo del pagamento degli stipendi, e successivamente il fallimento dell’azienda a ottobre, che li ha costretti a picchettare i cancelli nel timore che venissero portati via i macchinari.

La storia del fallimento della Lupini Targhe e del successivo acquisto da parte (forse) di una controllata della Open Technology Trading, è ricca di avvenimenti e di aspetti poco chiari. Oggi alla Lupini lavorano solo 155 dei 230 dipendenti, mentre per gli altri è scattata la Cassa Integrazione Straordinaria.

operaio della LUPINI

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