Arabia Saudita – Il cambio di rotta sulla Siria di Obama irrita re Abdallah

RASSEGNA STAMPA Der Spiegel   131022 Raniah Salloum + Wsj, 21.10.’13: Il capo dello spionaggio prende le distanze dagli Usa –          L’improvviso cambio di rotta americano sull’intervento militare in Siria, che con l’accordo con la Russia rafforza la posizione di Assad concedendogli di consegnare le armi chimici a metà 2014, cioè di fatto lasciandolo al suo posto –          ha irritato la Turchia, ed è una sconfitta per i sauditi, per i quali la guerra in Siria è una guerra per procura contro il rivale Iran, da anni stretto alleato del regime siriano. L’Arabia Saudita, per protesta, ha rifiutato di assumere […]
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RASSEGNA STAMPA

Der Spiegel   131022

Raniah Salloum

+ Wsj, 21.10.’13: Il capo dello spionaggio prende le distanze dagli Usa

–          L’improvviso cambio di rotta americano sull’intervento militare in Siria, che con l’accordo con la Russia rafforza la posizione di Assad concedendogli di consegnare le armi chimici a metà 2014, cioè di fatto lasciandolo al suo posto

–          ha irritato la Turchia, ed è una sconfitta per i sauditi, per i quali la guerra in Siria è una guerra per procura contro il rivale Iran, da anni stretto alleato del regime siriano.

L’Arabia Saudita, per protesta, ha rifiutato di assumere il seggio non permanente al CdS ONU, ottenuto dopo un anno di sforzi diplomatici e milioni di $.

la tensione tra sauditi e Usa, già forte negli ultimi mesi, è accresciuta dalle dichiarazioni del capo dei servizi segreti sauditi, principe Bandar Bin Sultan al-Saud, che ha esplicitamente spiegato ai diplomatici europei e al Wsj, che è un messaggio agli Usa e non all’Onu: l’Arabia Saudita dovrebbe ridurre la collaborazione con gli Usa, e preferire quella con altri partner come Giordania e Francia; ha parlato anche di riflessi sulle relazioni commerciali con gli Usa, per i quali l’Arabia Saudita è un importante mercato per gli armamenti e fornitore di petrolio. È da vedere se le dichiarazioni di Bandar sono solo un tentativo di far pressione sul re Abdullah bin Abdulaziz al Saud .

–          Non si sa come continuerà il sostegno ai ribelli, dopo l’accordo russo-americano. Le dichiarazioni di Bandar significano: continuiamo anche senza di voi.

–          Altro motivo di irritazione per i sauditi è l’avvicinamento degli Usa all’Iran e il sostegno ad Israele.

–          Sono emersi due precedenti episodi di tensione tra sauditi e americani, durante la fase di discussione sull’intervento militare in Siria:

–          1. gli americani hanno detto ai sauditi che le loro navi non avrebbero potuto proteggere del tutto i campi petroliferi della Provincia Orientale; i sauditi hanno risposto che avrebbero cercato alleati alternativi, e di acquistare armi a buon prezzo,

–          2. i sauditi hanno chiesto agli americani ma non hanno ottenuto di conoscere gli obiettivi militari degli attacchi previsti.

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