Redazione di Operai Contro,
la bonifica del territorio dovrebbe partire. dovrebbe………….
MIMMO MAZZA
TARANTO – Partono le attività propedeutiche alla bonifica del territorio devastato da 50 anni di emissioni inquinanti, non si hanno però certezze sulla fine di quelle stesse emissioni e dunque sull’esclusione del rischio che, presto o tardi, si renda necessaria una ulteriore bonifica. Sotto le ciminiere dell’Ilva non c’è mai pace, malgrado annunci tranquillizzanti e decreti legge a domanda. Anzi, sul tavolo della Procura di Taranto è giunto un dettagliatissimo rapporto, firmato dai carabinieri del Noe e dai custodi giudiziari dello stabilimento siderurgico Ilva (gli ingegneri Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento) nel quale emergerebbe, stando ad alcune indiscrezioni, uno stato dell’arte tutt’altro che diverso rispetto al luglio del 2012, quando gli impianti dell’area a caldo della fabbrica furono sequestrati in quanto ritenuti fonti di malattia e morte per operai e cittadini residenti nelle zone limitrofe. Segno che nemmeno la gestione commissariale, affidata a Enrico Bondi e Edo Ronchi, sarebbe riuscita a interrompere il flusso di veleni.
Redazione di Operai Contro,
se non ci muoviamo noi operai, non si farà niente
Un operaio dell’ILVA
Qua di “bonifica” si vede solo quella in senso militare. Bonifica dalla presenza di Operai; vedasi articolo precedente sull’ “incidente sul lavoro”.