Blocchi a Pomigliano

Redazione di Operai Contro Venerdì 27 settembre è stato proclamato lo sciopero alla FIAT di Pomigliano e si è tentato di organizzare dei blocchi ai cancelli. Circa trecento persone hanno partecipato ai picchetti. Gli operai del Comitato Cassintegrati, delegazioni operaie di altri stabilimenti FIAT, principalmente Mirafiori, lavoratori Astir, una folta delegazione del SI Cobas formata principalmente dai facchini emiliani, alcuni, pochi per la verità, militanti dei centri sociali e delle organizzazioni politiche “antagoniste”. Un numero esiguo per bloccare uno stabilimento come Pomigliano che ha cinque ingressi. La polizia, come al solito, è subito intervenuta su comando FIAT, per “agevolare” […]
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Redazione di Operai Contro

Venerdì 27 settembre è stato proclamato lo sciopero alla FIAT di Pomigliano e si è tentato di organizzare dei blocchi ai cancelli. Circa trecento persone hanno partecipato ai picchetti. Gli operai del Comitato Cassintegrati, delegazioni operaie di altri stabilimenti FIAT, principalmente Mirafiori, lavoratori Astir, una folta delegazione del SI Cobas formata principalmente dai facchini emiliani, alcuni, pochi per la verità, militanti dei centri sociali e delle organizzazioni politiche “antagoniste”. Un numero esiguo per bloccare uno stabilimento come Pomigliano che ha cinque ingressi. La polizia, come al solito, è subito intervenuta su comando FIAT, per “agevolare” l’ingresso degli operai. I poliziotti erano più numerosi dei manifestanti. Di fatto la produzione è stata avviata, forse solo con un lieve ritardo. Gli operai interni non hanno forzato i blocchi agli ingressi dove sono stati organizzati, ma non hanno aderito allo sciopero.

Una parte dei manifestanti, fallito il tentativo di bloccare gli ingressi dello stabilimento, è andata verso l’autostrada per impedire il flusso delle auto.

Un lettore

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