ASSISTENZA SANITARIA: SE NON ESCI I SOLDI TI ATTACCHI!

Redazione di Operai Contro, voglio raccontare una vicenda che mi riguarda direttamente. Qualcuno potrebbe chiedermi: dove si svolge? Non ha importanza, i fatti che racconterò potrebbero essere avvenuti in qualsiasi parte d’Italia, con gli stessi risultati. Tempo fa avevo un ginocchio dolorante, com’è prassi in questi casi mi rivolgo al medico curante il quale mi consiglia della fisioterapia, in una struttura pubblica? Figuriamoci, a mie spese in un centro privato, negli ospedali c’erano liste di attesa di mesi! Dopo diverse sedute ( a mie spese!) di fisioterapia, il problema persiste, allora il medico curante mi consiglia di eseguire una […]
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Redazione di Operai Contro,

voglio raccontare una vicenda che mi riguarda direttamente. Qualcuno potrebbe chiedermi: dove si svolge? Non ha importanza, i fatti che racconterò potrebbero essere avvenuti in qualsiasi parte d’Italia, con gli stessi risultati.

Tempo fa avevo un ginocchio dolorante, com’è prassi in questi casi mi rivolgo al medico curante il quale mi consiglia della fisioterapia, in una struttura pubblica? Figuriamoci, a mie spese in un centro privato, negli ospedali c’erano liste di attesa di mesi! Dopo diverse sedute ( a mie spese!) di fisioterapia, il problema persiste, allora il medico curante mi consiglia di eseguire una risonanza magnetica, per capire la natura del problema. Com’è consuetudine in questi casi mi rivolgo a una struttura convenzionata privata. “Con la Mutua prima di due mesi non se ne parla”, mi risponde la centralinista, ma appena pronuncio le paroline magiche: “Invece a pagamento?”, si aprono le acque e le liste di attesa, come d’incanto, si dissolvono, “Anche oggi pomeriggio può venire!”. Che strano fenomeno, con i soldi si aprono immediatamente tutte le porte, e i malati che ti precedono guariscono come per miracolo! Se non hai i soldi, ti devi abituare a sopportare i dolori, è nella natura della povera gente la capacità di sopportazione! Allora, come fanno la maggior parte dei “pazienti”, decido di pagare 120€ perché le mie capacità di sopportazione erano esaurite! Dalla risonanza si comprende che è necessaria un’operazione, ma per essere operati c’è bisogno di pagare la visita al chirurgo (tangente legalizzata), altrimenti le vie di accesso sono sbarrate! Anche perché questi poverini fanno la fame, devono poter integrare il magro stipendio! Mi rivolgo allora a un noto chirurgo del luogo che opera, guarda caso, in una delle innumerevoli cliniche private del capoluogo ( che c’è di male? I borghesi hanno tutto il diritto di arricchirsi sulla salute, dopo aver inquinato l’ambiente, i cibi e le acque), costo della visita 200€, per circa dieci minuti! Cavoli, ma un operaio quando deve sgobbare per guadagnare questi soldi!

Dopo la visita il chirurgo mi dice: “ C’è d’aspettare qualche mese, ma l’operazione è del tutto gratuita. Se non se la sente di aspettare si paga l’operazione, 5000€, e la prossima settimana posso operarla”, i soliti miracoli di cui sopra. Sconfortato, su suggerimento della fisioterapista, mi rivolgo a un altro chirurgo “economico” che con solo 150€ di visita (tangente), mi opera nel giro di qualche settimana, sempre in una clinica privata convenzionata! Va tutto bene, ma le due visite di controllo sono a pagamento, sempre 150€ a visita, sono a mio carico e si svolgono nello studio privato del medico, poverino anche lui ha la necessità di arrotondare il suo misero stipendio! Chiaramente anche la riabilitazione post operatoria è a mie spese, sempre in uno studio privato.

Alla fine la lesione del menisco mi è venuta a costare circa 1600€, e per fortuna è andato tutto bene, ma vorrei fare delle considerazioni. In cosa si riduce, allo stato attuale, l’assistenza sanitaria? In pratica alla sola assistenza ospedaliera, mentre la riabilitazione e la diagnostica, nei fatti, non sono più garantite! Delle persone di mia conoscenza per visite specialistiche con la struttura pubblica sono state prenotate per Settembre 2014! Nel frattempo uno può anche morire! Perché si accetta passivamente questo stato di cose? Perché si prospetta la scorciatoia del pagamento delle prestazioni e si evidenzia ciò che si offre non ciò che si toglie. In questo modo poco alla volta i diritti sono erosi, come sta avvenendo, per esempio per le pensioni! Non c’è niente da fare la borghesia in tempo di vacche magre si riprende, con gli interessi, ciò che concesso in tempi di vacche grasse! Meditate gente meditate!

UN LETTORE (IN)FORTUNATO SICILIANO 

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1 Comment

  1. Sempar

    Lamento, lamento, o valle del lamento. Tempo fa sul quotidiano locale “La Provincia Pavese” si poteva leggere della protesta di alcuni medici che raccontavano “la difficoltà di campare con 2500 euro al mese”.Ovviamente nessuno ha lasciato nome e cognome per portare una colletta di solidarietà sotto casa sua.
    Oltre ad essere dei perfetti maiali nell’igiene quotidiana degli ambienti. Tanto poi, avendo pieno potere e responsabilità sulla cosa, possono fare ricadere la colpa su noi lavacessi. La stessa gente che vive nel super-appartamento (o villetta) piena di agi ed ozi, e si lamenta del bicchiere di plastica lasciato sui gradini di casa sua dal comunista o negro di turno.
    La tara è genetica. Tra meno di un secolo la scienza proletaria si farà delle gran risate per avere permesso un pianeta delle scimmie (armate di frusta e bastone).
    Dottori, dottorini, primari, provate a pisciare dentro al cesso e/o provate a non lasciare l’assorbente sporco, aperto, in mezzo al bagno.

    Igienici saluti da Pavia