Nuova dinamica nelle relazioni dell’Iran con l’Europa

RASSEGNA STAMPA Iran, Ue, Politica Estera Asia Times      130627 Kaveh L Afrasiabi Ci sono chiari segnali di una possibile modificazione della linea UE verso l’Iran, divergente da quella Usa. –       La decisione della Corte suprema britannica di eliminare le sanzioni contro un banca commerciale iraniana, Bank Mellat, ha fatto riaffiorare la divergenza tra posizioni nazionali e internazionali verso l’Iran, in particolare nel cambio di linea della Francia con il presidente socialista Hollande, che ha accolto molto favorevolmente l’elezione del nuovo presidente iraniano, il moderato Hassan Rouhani, e la sua partecipazione al prossimo vertice di Ginevra sulla Siria (conferenza che […]
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RASSEGNA STAMPA

Iran, Ue, Politica Estera

Asia Times      130627

Kaveh L Afrasiabi

Ci sono chiari segnali di una possibile modificazione della linea UE verso l’Iran, divergente da quella Usa.

–       La decisione della Corte suprema britannica di eliminare le sanzioni contro un banca commerciale iraniana, Bank Mellat, ha fatto riaffiorare la divergenza tra posizioni nazionali e internazionali verso l’Iran, in particolare nel cambio di linea della Francia con il presidente socialista Hollande, che ha accolto molto favorevolmente l’elezione del nuovo presidente iraniano, il moderato Hassan Rouhani, e la sua partecipazione al prossimo vertice di Ginevra sulla Siria (conferenza che rimane incerta a causa delle fratture tra i partiti).

–       La Francia desidera invertire, soprattutto per motivi economici, le relazioni con l’Iran, cosa che appare possibile, se i due paesi riescono a coordinare la loro politica mediorientale, come le questioni siriana e libanese.

–       Questo dipenderà dalla capacità francese di non sottostare alla pressione americana, oltre che ai gruppi iraniani dissidenti, come MKO, che la scorsa settimana hanno organizzato un grande raduno a Parigi, per un “cambio di regime”.

–       La Francia è stato il paese occidentale più danneggiato dalle sanzioni contro l’Iran, del quale dieci anni fa’ era il 5° maggior partner commerciale dal 2005 ad oggi;

–       secondo i media francesi,  le esportazioni francesi verso l’Iran sono scese del 60% (da €2MD a €800mn), mentre negli ultimi due anni quelle americane sono aumentate del 50%.

–       Lo scorso mese, il francese Total ha dovuto pagare agli Usa un multa di $400 mn. per porre fine ad una azione legale per contratti petroliferi con l’Iran.

–       Total spera nella prossima ripresa delle sue operazioni in Iran, nonostante le ultime sanzioni unilaterali americane contro l’industria iraniana dell’’auto e la sua moneta,

–       sanzioni che renderanno ancora più difficile a gruppi francesi come Renault continuare a produrre, tramite joint venture con società iraniane, e potrebbe dover chiudere in Iran, come ha fatto Peugeot dopo 35 anni, perdendo il suo maggior mercato estero.

In ogni caso, al di là di un accordo sul nucleare, ci sono le condizioni per cercare miglioramenti delle relazioni tra l’Iran ed alcuni paesi europei, Francia, Germania e UK (paesi che erano riusciti a raggiungere l’accordo di Parigi nel 2004 nei negoziati sul nucleare con Rouhani). Rouhani, desideroso di superare lo stallo sul nucleare e affrontare i problemi economici, sembra propendere per nuove relazioni con l’Europa, se trova un paese disposto a ignorare le pressioni Usa.

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