67 ANNI DI PRESA PER IL CULO

Operai: vogliono cambiare la Costituzione. Ci hanno rotto i coglioni per 67 anni: “abbiamo la costituzione più bella e più democratica al mondo, tutti c’è la invidiano eccetera eccetera…. ”. Non vogliamo certamente noi difendere la Costituzione borghese ma è nostro compito capire il perché di questo cambiamento. Subito dopo la liberazione dal nazifascismo, molti partigiani sono stati costretti a scappare. La loro colpa era quella di avere eliminato gerarchi e aguzzini fascisti, responsabili di sterminio, torture e uccisioni di familiari di chi combatteva sulle montagne e nelle città. Si è consumato così il primo tradimento sulle spalle di […]
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Operai: vogliono cambiare la Costituzione. Ci hanno rotto i coglioni per 67 anni: “abbiamo la costituzione più bella e più democratica al mondo, tutti c’è la invidiano eccetera eccetera…. ”. Non vogliamo certamente noi difendere la Costituzione borghese ma è nostro compito capire il perché di questo cambiamento. Subito dopo la liberazione dal nazifascismo, molti partigiani sono stati costretti a scappare. La loro colpa era quella di avere eliminato gerarchi e aguzzini fascisti, responsabili di sterminio, torture e uccisioni di familiari di chi combatteva sulle montagne e nelle città. Si è consumato così il primo tradimento sulle spalle di chi lottava per liberarsi non solo dal fascismo ma anche dai padroni, veri beneficiari del ventennio fascista. Il ministro della giustizia di allora, il segretario del più grande partito comunista, Palmiro Togliatti promulgò un’ amnistia, mettendo sullo stesso piano vittime e carnefici. Gli operai tornarono ad essere sfruttati, e i gerarchi occuparono ancora i posti di comando. E’ inutile sottolineare che la costituzione è tutta sbilanciata a favore dei capitalisti. Re Giorgio 1°, vista l’incapacità dei politicanti di darsi nuove regole, ma soprattutto la paura per l’alta astensione dei votanti nomina una commissione di saggi per formulare un’ ipotesi di programma per governare la crisi in cui versa il capitalismo. Di fatto crea i presupposti per la sua conferma al trono alla faccia della Costituzione che limita a 7 anni il mandato del Presidente. Il governo Letta , viene eletto con i voti del PD, PDL e la lista civica di Monti. Restano fuori il parolaio Vendola e i populisti e qualunquisti di Grillo. Viene riconfermato Re Giorgio 1°: il nuovo parlamento è paralizzato ma nonostante la paralisi arriva il primo stipendio dei parlamentari: 18.500 euro netti. Il nuovo governo nomina una commissione di 35 saggi per cambiare la Costituzione composta in maggioranza da professori universitari e qualche politico del calibro di Luciano Violante e Franco Frattini. Violante capofila dei revisionisti e Frattini ministro della funzione pubblica e degli esteri con il governo Berlusconi. La Costituzione borghese: Articolo 1) L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nella forma e nei limiti della costituzione. Operai, quando si parla di lavoro, si parla del nostro lavoro. Siamo noi che produciamo la ricchezza. Quando in TV si parla del PIL fanno vedere operai alle catene di montaggio o tra le scintille delle fonderie. Del frutto del nostro sudore, con la crisi, non ci fanno nemmeno cadere più le briciole: licenziamenti, salari da fame e precarietà sono diventati la normalità. Allora vaffanculo la Costituzione borghese. Articolo 11) L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di soluzione delle controversie internazionali. Come mai vediamo allora che dei giovani tornano nelle bare avvolte nel tricolore e ci sono migliaia di militari italiani sparsi per il mondo che provocano morte e distruzione? Allora vaffanculo costituzione borgese. Articolo 32) la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’ individuo. Allora perché ci fanno morire sul lavoro e ci ammaliamo per il lavoro e diventiamo invalidi per il lavoro? La sanità è diventata inaccessibile per gli operai per i troppi ticket da pagare! Allora vaffanculo Costituzione borghese. Articolo 34) la scuola è aperta a tutti e gratuita. Come mai i figli degli operai fanno fatica a studiare o devono rinunciare agli studi per i costi esosi per potervi accedere? Non è umiliante non poter mandare i propri figli alle gite scolastiche per la mancanza di soldi? Ho visto genitori che non potevano tirare fuori 5 maledetti euro per il pulmino per mandare i figli nella stessa città in visita al museo! Allora vaffanculo Costituzione borghese. Operai, vogliono mettere mano alla costituzione borghese: se quella attuale ha tutelato i padroni e i suoi lacchè a nostre spese, provate a immaginare cosa saranno capace di fare i 35 saggi al servizio dei padroni. Operai è giunta l’ora di fare sentire la nostra voce: la chiusura di una fabbrica non riguarda solo quella realtà ma colpisce tutti noi; unire le lotte è un obbiettivo minimo che ci dobbiamo porre ma è indispensabile per mettere le basi per creare il partito operaio. Compagni, ritengo che siamo quasi fuori tempo massimo. Questa crisi che per noi ha già effetti devastanti può avere accelerazioni improvvise, ancora più devastanti e farsi cogliere impreparati è da coglioni. La piccola borghesia colpita dalla crisi o i parolai ammantati di sinistra vogliono cavalcare la tigre per salvaguardare i propri interessi. Costruire il partito operaio nello scontro in atto tra sfruttati e sfruttatori è indispensabile, non è cosa da poco, ci vuole tempo. E soprattutto essere consapevoli che i padroni non staranno a guardare. Hanno a loro disposizione un apparato repressivo e militare da far paura. Solo uniti, organizzati e impegnati a salvaguardare i futuri dirigenti del partito operaio rivoluzionario, possiamo invertire la tendenza in atto e vincere.

 Antonio

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