ITALCEMENTI, OPERAI IN CASSA INTEGRAZIONE

Operai Contro, I tagli sono solo per noi operai Italcementi  a marzo ha alzato l’obiettivo delle cosiddette efficienze per il 2013, portando l’obiettivo del programma di riduzione dei costi da 60 milioni di euro a 110 milioni, il 50% dei quali è legato ai costi fissi e il 50% ai costi variabili. L’annuncio era arrivato insieme ai conti del 2012 che avevano evidenziato un rosso di 362,4 milioni di euro e un debito di 1,998 miliardi. A fine 2012, la società dei Pesenti aveva svelato il Progetto 2015 con un taglio dei costi di circa 40 milioni di euro all’anno e alla cassa […]
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Operai Contro,

I tagli sono solo per noi operai

Italcementi  a marzo ha alzato l’obiettivo delle cosiddette efficienze per il 2013, portando l’obiettivo del programma di riduzione dei costi da 60 milioni di euro a 110 milioni, il 50% dei quali è legato ai costi fissi e il 50% ai costi variabili.

L’annuncio era arrivato insieme ai conti del 2012 che avevano evidenziato un rosso di 362,4 milioni di euro e un debito di 1,998 miliardi.

A fine 2012, la società dei Pesenti aveva svelato il Progetto 2015 con un taglio dei costi di circa 40 milioni di euro all’anno e alla cassa integrazione per 665 dipendenti su 2.500, che potrà poi trasformarsi in mobilità per circa 330 persone.

In Italia, in particolare, è previsto un “ridimensionamento definitivo” del personale per almeno la metà di quel terzo di dipendenti attualmente in cassa integrazione straordinaria. Obiettivo, ritornare all’utile. Costi quel che costi. Per gli altri.

Per  gli operai  cassa, riduzione del salario, licenziamenti.

Ricchi stipendi per Pesenti senior. Si è appena portato a casa dalla Italcementi che presiede: 4,479 milioni di euro, 3,449 milioni dei quali a titolo di “bonus e altri incentivi” (di cui 471mila euro riferiti al 2012, mentre il resto maturato negli anni precedenti).

Somma che non ha uguali all’interno del cda del gruppo, dove l’unico altro stipendio a sette cifre è quello del figlio Carlo, che riveste il ruolo di consigliere delegato e ha incassato 1,958 milioni di euro, 587mila dei quali come bonus. E che si confronta con un incasso dell’anno prima pari a 2,022 milioni di euro comprensivo di 690mila euro di bonus, che significa un incremento di ben il 121,51 per cento. A Carlo, invece erano andati 2,237 milioni (875mila euro il premio) che a conti fatti significa un decremento del 12,5 per cento.

Ma non finisce qui. Nella relazione sulla remunerazione di Italcementi si legge infatti che “a favore del Presidente è riconosciuto il diritto ad un “Trattamento di fine mandato”, che maturerà alla conclusione di ogni singolo mandato.

Un operaio di Bergamo

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