Bce: “In Europa disoccupazione senza precedenti: 11,4% nel 2012″

La disoccupazione cresce in tutta Europa. A fine 2012 la percentuale delle persone senza lavoro nell’Eurozona ha continuato a salire “raggiungendo livelli senza precedenti”. Lo scrive la banca centrale europea nel bollettino mensile, secondo cui i dati delle indagini, con una disoccupazione al 12% a febbraio, “segnalano un ulteriore calo dei posti di lavoro nel primo trimestre del 2013”. Il tasso di disoccupazione aggregato per l’area dell’euro, osserva la Bce, è aumentato da una media annuale del 7,6% nel 2007 all’11,4% nel 2012. Secondo le stime della Commissione europea, circa la metà di questi 3,8 punti percentuali di aumento è ascrivibile a un incremento […]
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La disoccupazione cresce in tutta Europa. A fine 2012 la percentuale delle persone senza lavoro nell’Eurozona ha continuato a salire “raggiungendo livelli senza precedenti”. Lo scrive la banca centrale europea nel bollettino mensile, secondo cui i dati delle indagini, con una disoccupazione al 12% a febbraio, “segnalano un ulteriore calo dei posti di lavoro nel primo trimestre del 2013”.

Il tasso di disoccupazione aggregato per l’area dell’euro, osserva la Bce, è aumentato da una media annuale del 7,6% nel 2007 all’11,4% nel 2012. Secondo le stime della Commissione europea, circa la metà di questi 3,8 punti percentuali di aumento è ascrivibile a un incremento della disoccupazione strutturale. La misura ritenuta strutturale del recente aumento della disoccupazione, osserva la Bce, “varia considerevolmente da un paese all’altro. In alcuni paesi, sia il tasso di disoccupazione effettivo sia quello stimato per la disoccupazione strutturale sono cambiati poco (Belgio, Austria e Paesi Bassi) o sono diminuiti (Germania). In altri paesi, in particolare quelli più colpiti dalla crisi (ovvero Irlanda, Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo), l’incremento sia della disoccupazione effettiva sia della disoccupazione strutturale stimata è stato particolarmente consistente. Si prevede che il tasso di disoccupazione strutturale rimanga a livelli elevati o addirittura aumenti ulteriormente nel breve termine”. Per il 2014, le stime della Commissione europea, dell’Fmi e dell’Ocse “oscillano tra il 9 e l’11%, con livelli particolarmente elevati per paesi come Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda”.

Preoccupanti i dati sulla disoccupazione anche in Italia. Secondo l’Istat negli ultimi 5 anni le persone in cerca di lavoro sono passati da 1 milione e 506 mila nel 2007 a 2 milioni 744 mila del 2012, con un aumento di 1 milione e 238 mila unità. Nel 2012 gli inattivi disponibili a lavorare, ovvero coloro che non hanno cercato un lavoro nelle ultime quattro settimane ma sono subito disponibili a lavorare, in gran parte scoraggiati, sono 2 milioni 975 mila, più numerosi quindi dei disoccupati in senso stretto. In tutto i senza lavoro sono dunque 5,7 milioni.

 

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