LE TASSE DEL 2013 AUMENTERANNO

Aumenteranno anche nel 2013. E’ l’effetto di ‘salvataggio’ di Mario Monti, Ecco un breve riassunto di quello che ci aspetta nel 2013, ovvero dei modi in cui altri 14,7 miliardi usciranno dai conti di famiglieper entrare in quelli dell’erario. Aumento dell’Iva – Senza interventi, dal 1 luglio l’aliquota oggi al 21% salirà di un punto. Il governo ha messo a bilancio questo provvedimento per oltre due miliardi di euro nei soli ultimi sei mesi del 2013, per Confcommercio di miliardi ne vale invece almeno 3,5 (sette l’anno). Anzi, valeva: il gettito Iva, infatti, è in continuo crollo grazie al combinato disposto […]
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Aumenteranno anche nel 2013.

E’ l’effetto di ‘salvataggio’ di Mario Monti,

Ecco un breve riassunto di quello che ci aspetta nel 2013, ovvero dei modi in cui altri 14,7 miliardi usciranno dai conti di famiglieper entrare in quelli dell’erario.

Aumento dell’Iva – Senza interventi, dal 1 luglio l’aliquota oggi al 21% salirà di un punto. Il governo ha messo a bilancio questo provvedimento per oltre due miliardi di euro nei soli ultimi sei mesi del 2013, per Confcommercio di miliardi ne vale invece almeno 3,5 (sette l’anno). Anzi, valeva: il gettito Iva, infatti, è in continuo crollo grazie al combinato disposto tra mancanza di soldi nelle tasche degli italiani e aumento dell’evasione scattata fin dal precedente passaggio della prima aliquota dal 20 al 21% (settembre 2011). Insomma quest’aumento – come spiegano praticamente tutti – è una previsione particolarmente insensata in un paese in cui i consumi sono già scesi del 2,9% nel 2012.

Tares – E’ la nuova tariffa che dovrebbe sostituire le vecchie Tia e Tarsu sui rifiuti (con l’obbligo di copertura totale del servizio) incorporando anche un contributo per i servizi pubblici comunali. Si paga in proporzione sulla casa, come l’Imu, e secondo calcoli di consumatori e sindacati comporterà un aumento di imposizione dal 20% in su per i contribuenti (un miliardo di euro in più il gettito previsto). Sulla sua entrata in vigore, però, si sta consumando un piccolo giallo. La prima rata (in pagamento in queste settimane) si pagherà ancora col vecchio metodo, mentre la stangata comincerà anche in questo caso a luglio, con la seconda.

Accise – Quelle su benzina e gasolio sono aumentate di 50 centesimi il 1 gennaio per effetto della prima manovra dei tecnici. Anche in questo caso il gettito atteso è a rischio: i consumi, anche di carburanti, sono in continua contrazione già dall’anno scorso.

Addizionali Irpef e Imu – Regioni e comuni hanno – a parte qualche eccezione – aumentato le aliquote di loro pertinenza lo scorso anno e il trend è di una crescita anche nel 2013 (alcuni comuni, per dire, hanno già adottato delibere in questo senso): d’altronde il continuo taglio dei trasferimenti statali comporta per i sindaci la necessità di tagliare le spese (i servizi) e/o aumentare le tasse.

Invalidi – In parecchi perderanno il diritto alla pensione perché da quest’anno il requisito di reddito per ottenerla comprenderà anche quello del coniuge: se insieme si superano i 16.127,30 euro niente assegno.

 conti correnti – Nel 2013, poi, vanno a regime i nuovi bolli sui conti correnti bancari (esclusi quelli base e quelli con giacenza media sotto i 5mila euro) e la cosiddetta patrimonialina, un versamento a fine anno dello 0,15% .

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