IL PORCAIO DEL PARLAMENTO ITALIANO

Redazione di Operai Contro, il parlamento italiano è peggio di un porcaio. Roberto Calderoli afferma: “Considerato il risultato elettorale il Pd riconosca al Pdl la presidenza della Camera, rivendichi per se stessa quella del Senato, dove Anna Finocchiaro è un candidato eccellente. La Lega c’è ed è pronta a discutere di tutto e con chiunque”. Il Movimento Cinque Stelle voterà i propri candidati, Raffaele Fico e Luis Alberto Orellana. Dalla quarta votazione in poi, annuncia il capogruppo al Senato Crimi, tutt’al più voterà scheda bianca. Il Pd voterà scheda bianca già domani (proseguendo nella ricerca del dialogo con l’M5S) così come Scelta Civica e verosimilmente anche il Pdl. […]
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Redazione di Operai Contro,

il parlamento italiano è peggio di un porcaio.

Roberto Calderoli afferma: “Considerato il risultato elettorale il Pd riconosca al Pdl la presidenza della Camera, rivendichi per se stessa quella del Senato, dove Anna Finocchiaro è un candidato eccellente. La Lega c’è ed è pronta a discutere di tutto e con chiunque”.

Il Movimento Cinque Stelle voterà i propri candidati, Raffaele Fico e Luis Alberto Orellana. Dalla quarta votazione in poi, annuncia il capogruppo al Senato Crimi, tutt’al più voterà scheda bianca.

Il Pd voterà scheda bianca già domani (proseguendo nella ricerca del dialogo con l’M5S) così come Scelta Civica e verosimilmente anche il Pdl.

Insomma: è il primo capitolo della compra vendita parlamentare

Il Pd continua a predicare la “corresponsabilità

Da una parte quelli più vicini a Pierluigi Bersani che vorrebbero portare fino in fondo una piattaforma di intesa con i Cinque Stelle ai quali lasciare, dunque, la presidenza di una delle due Camere per poi preparare meglio il terreno un accordo per governare puntellandosi sulle leggi che possano piacere all’M5S.

Dall’altra ci sono i parlamentari che si ritrovano nell’area che fa capo a Dario Franceschini: questi vorrebbero maggiore equilibrio, dove equilibrio significa che se i Cinque Stelle devono “conquistare” la presidenza di una Camera, questo non deve essere gratis, ma nel quadro di un accordo più ampio e soprattutto certo.

In questo pertugio si inserisce dunque il tentativo della Lega Nord: il Carroccio farebbe valere una sorta di golden share grazie ai suoi 17 seggi che, insieme al centrosinistra e ai montiani, farebbe superare la maggioranza relativa al Senato. Ma la Lega, da par suo, farebbe tutto questo perché è terrorizzata da un possibile ritorno al voto che potrebbe ridurre ulteriormente il risultato già magro ottenuto il 25 febbraio. Quindi sarebbe disposta addirittura a dare un sostegno a un governo democratico. Il pensiero del Carroccio sarebbe: vado dove mi offrono di più.

Da qui emerge una rottura anche all’interno del centrodestra. Perché il Pdl vuole tenere in tutti i modi “le mani” sul Senato. Tanto che sarebbe anche pronto a un’intesa con i montiani per votarePietro Ichino. L’ipotesi più cara, tuttavia, sarebbe la riproposizione di Renato Schifani (per il momento capogruppo in pectore del Popolo delle Libertà) alla guida dell’assemblea di Palazzo Madama. Il che avrebbe un doppio fondo: in caso di fallimento di qualsiasi ipotesi di centrosinistra, tra le carte in mano al presidente della Repubblica potrebbe esserci un mandato esplorativo. E il primo candidato al mandato esplorativo è il presidente del Senato.

Insomma un bel mercato dei porci

Un lettore di Roma

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