SIRIA, GUERRA CIVILE, POTENZE

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Siria, guerra civile, potenze

Gfp 121129

Una guerra per procura

– La Fondazione tedesca SWP dichiara pubblicamente che, essendo la guerra civile in Siria divenuta di fatto una molto complessa guerra per procura tra l[k]Occidente da una parte, l[k]Iran e la Russia e la Cina dall[k]altra, essa non puo’ essere risolta in modo indipendente dalle potenze esterne.

– Nelle relazioni Russia-Usa ci sono segnali di una contesa per zone di influenza su modello della Guerra fredda, ma in secondo luogo sul ruolo regionale dell[k]Iran, la cui influenza e’ cresciuta in modo evidente dopo l[k]estromissione del rivale Irak nel 2003.

– L[k]Occidente e le alleate dittature del Golfo avrebbero ottenuto i primi successi contro l[k]Iran, da cui Hamas si sarebbe staccato e istallato la propria sede nel Qatar.

Il regime siriano, uno dei piu’ importanti alleati dell[k]Iran, sarebbe di fatto fuori gioco; se cadra’ ne verra’ indebolito il libanese hezbollah.
Diverse forze in Occidente considerano l[k]eliminazione del regime siriano alleato dell[k]Iran come preparativo per una guerra contro l[k]Iran.
o La Fondazione SWP mette in guardia da un ulteriore rafforzamento militare delle milizie ribelli e sollecita tentativi di accomodamento sulla Siria con Russia e Iran, con la mediazione della Germania, che servirebbe a rafforzare la posizione di Berlino.

o Una soluzione negoziale presuppone la cooperazione dell[k]Iran; occorre un avvicinamento sulla questione nucleare iraniana.

o Per un avvicinamento alla Russia, coinvolgerla maggiormente nelle decisioni sullo scudo di difesa antimissilistica Nato.

e’ da prevedere continui il flusso di denaro e di armi per regime e ribelli, che non portera’ ad una soluzione militare, ma rafforzera’ i falchi nei partiti in conflitto all[k]interno della Siria.
o esistono ancora strutture politiche interne alla Siria (ad es. nel Comitato di Coordinamento Nazionale per la trasformazione democratica, o nel Movimento per la ricostruzione dello Stato siriano) che cercano una soluzione politica, ma che vengono ignorate dall[k]Occidente,

perche’ esse non perseguono solamente la caduta del regime, come invece fanno i circoli dell[k]opposizione in esilio riunite nel Consiglio Nazionale Siriano, o nella Coalizione dei rivoluzionari siriani e delle forze di opposizione creata di recente in Qatar.
o La situazione della popolazione siriana e’ catastrofica; dall[k]inizio degli scontri nel marzo 2011 sono morti oltre 39 000 persone; 390 000 sono fuggiti nei paesi confinanti, nel mese di agosto 2012 il numero si e’ triplicato rispetto ai mesi precedenti; si prevede che a fine anno saranno 700 000.

Il numero dei profughi interni e’ gia’ attorno a 1,2 milioni.
– Se non si giunge ad un accordo tra le potenze, SWP prevede la complete disintegrazione della Siria: il regime perdera’ il controllo sulle unita’ paramilitari che combattono per esso, Shabiha, che in modo crescente ricorreranno a saccheggi, rapimenti e imposte belliche, e si scontreranno tra loro.

Non e’ neppure in vista una unificazione delle varie e divise milizie ribelli [k] e si prospetta un periodo di dominio dei signori della guerra.

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